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«Non bere latte è una fake news»
Successo per il convegno sull’oro bianco

ASCOLI - La direttrice italiana di Nutrition Foundation of Italy: «Le linee guida internazionali, che si basano sulle evidenze scientifiche più solide, si dovrebbero consumare 3 porzioni di latte o di yogurt al giorno. E questo vale anche quando si è adulti. Gli italiani ne consumano meno di quello raccomandato»
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«È una fake news non bere latte, anzi secondo le linee guida internazionali, che si basano sulle evidenze scientifiche più solide, si dovrebbero consumare 3 porzioni di latte o di yogurt al giorno. E questo vale anche quando si è adulti. Gli italiani ne consumano meno di quello raccomandato». Lo ha detto Franca Marangoni, direttore scientifico di Nutrition Foundation of Italy, aprendo il convegno sulla ‘Linea Bianca delle Marche’, evento di esordio di Latte Days, la manifestazione organizzata dalla camera di commercio di Ascoli Piceno in collaborazione con la Regione Marche, il ministero delle Politiche agricole e Unioncamere, dedicata alla valorizzazione e al consumo del latte. Presenti tantissimi bambini giunti dalle scuole di tutta la provincia.

«Una ricchezza nutrizionale – ha spiegato Gino Sabatini, presidente dell’ente camerale piceno -, che è anche una ricchezza della nostra regione: iI latte e i suoi derivati prodotti nelle Marche, infatti, sono sinonimo di qualità e genuinità, grazie all’elevata professionalità degli allevatori, di numerose piccole aziende agricole, a cui dobbiamo produzioni di eccellenza conosciute e apprezzate anche fuori dai confini nazionali, e di un sistema industriale, che con la digitalizzazione, ha una straordinaria capacità di penetrazione nei mercati mondiali».

I relatori

«Legare il latte e i derivati, così come tutti i prodotti dell’agricoltura marchigiana al territorio», ha detto Anna Casini, vicepresidente della Regione Marche, che ha evidenziato “il ruolo della filiera a chilometri zero che si è sviluppata nella nostra regione” e la capacità delle aziende marchigiane di “muoversi in maniera etica e in direzione della qualità”. “Latte Days aumentato il livello di consapevolezza dei giovani nei confronti del cibo – ha aggiunto -: non esistono alimenti da demonizzare e le nuove generazioni devono essere consapevoli che l’informazione sui contenuti degli alimenti dev’essere scientifica”.

Ha parlato direttamente agli studenti ascolani dell’Agrario “Ulpiani” e dell’Alberghiero “Buscemi”, Simone Mariani, amministratore delegato di Sabelli: a loro ha evidenziato che “il mondo dei consumi fuori casa continua a crescere anno dopo anno, segnando record a livello mondiale, così come fa il comparto del food italiano, che ha un particolare appeal internazionale”. “Sfruttate al massimo questi anni di formazione e dateci dentro – ha concluso –, perché state mettendo le basi per il vostro futuro e quello delle nostre aziende”.

È stata una giornata di festa e di apprendimento per centinaia di studenti delle scuole elementari e medie di prime e secondo grado, che hanno affollato gli stand allestiti all’esterno del Centro congressi della camera di commercio. «Sono stato positivamente aggredito da una marea di ragazzi – ha detto con soddisfazione il sindaco Guido Castelli – e vederli così attenti e sorridenti, raggiunti da messaggi importanti per loro in una cornice positiva, è di interesse pubblico”. Il primo cittadino ha anche auspicato “la semplificazione delle norme che pesano sulla filiera lattiero-casearia e un sostegno con politiche più adeguate, perché riesca a essere sempre più competitiva».


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