Battute velenose e accuse incrociate nel sabato dedicato alle presentazioni ufficiali di quattro delle cinque liste in lizza alle comunali del 10 giugno. Incontri con gli elettori e comizi hanno monopolizzato l’attenzione dei lamensi dal pomeriggio fino a tarda sera. L’antipasto di una ancora lunga campagna elettorale che si preannuncia incandescente e che riserverà sicuramente colpi di scena e polemiche al vetriolo.
Ad accendere la miccia delle polemiche ci ha pensato Mauro Bochicchio, capolista del Movimento 5 Stelle, che a Sambuco ha posto l’accento sul tema cultura e sulla necessità di un inventario dei beni culturali del paese, compresi quelli immateriali. Poi il riferimento a una tela di un certo valore, scomparsa dalla sede municipale, che non era stata inventariata e su cui «l’ex sindaco Ruggieri ne ha dette di tutti i colori. Una tela che era buttata in soffitta, esempio lampante di sciatteria». Altro caso citato da Bochicchio, quello del dipinto sul muro dell’aula magna della scuola media coperto poi dagli imbianchini. «Dicono che io sia un bugiardone -ha scandito- ma parlo sempre con i documenti in mano».
E sulle liste in lizza Bochicchio ha voluto calcare la mano: «Non siamo una squadra creata da un uomo forte e da tanti burattini che alzano la mano, la nostra è una compagine di individui con forte personalità, questa è la differenza con gli altri».
Inevitabili i riferimenti all’ex sindaco Domenico Re, «di nuovo a braccetto con Cinzia Peroni, che pur non essendo candidato si dà un gran da fare per la lista Pd», e al ruolo di ghostwriter del vice sindaco uscente Gianluca Re per il sindaco uscente Francesco Ruggieri, ancora in tandem in questa tornata elettorale.
Frecciate anche al Pd, «che ha perso molti consensi ed è ormai finito, sono rimasti solo Offida e Agostini» e al suo candidato sindaco Vincenzo Camela «una brava persona, è stato sempre un uomo di partito, ma stavolta dietro si muovono tanti personaggi».
Infine, la previsione-auspicio di Bochicchio: «Con il M5S al Governo nazionale e a Castel di Lama, e le elezioni regionali del prossimo anno, cambieremo la geografia politica e i colori nella vallata».
Cla. Fe.
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