Da sinistra: Angelo Calisti, Massimo Silva, Fabio Di Venanzio, Mauro Traini
di Bruno Ferretti
«Come tutte le partite da dentro o fuori, giovedì sera non sarà affatto facile. Temo l’Entella che ha un solo risultato a disposizione e giocherà agguerrito per conquistarlo. All’andata le due squadre avevano il 50% ciascuna di possibilità, adesso l’Ascoli ha il 90%, l’Entella il 10%. Ma quel 10% è pericolosissimo. La squadra di Cosmi dovrà andare in campo senza timori e giocare la sua partita. Se fa gol è fatta, perché dopo loro dovranno farne due. E’ una partita da prendere con le pinze e, soprattutto, da giocare con la testa evitando falli inutili e non reagendo ad eventuali provocazioni. L’Ascoli dovrà fare qualcosa di più in avanti, mi piacerebbe rivedere in campo Favilli, magari per mezz’ora». Così dice Angelo Calisti, ex ala bianconera, poi allenatore di diverse squadre dilettanti. «Decisiva potrà essere la spinta del pubblico – aggiunge – giovedì ci saranno quasi undicimila spettatori. I ragazzi della curva sud sono straordinari: dopo tante sofferenze e sacrifici, meritano questa soddisfazione».
«L’Ascoli contro l’Entella deve ripetere quello che ha fatto nelle ultime dieci partite ovvero aspettare e puntare sulle ripartenze per colpire l’avversario – è l’opinione di Massimo Silva, negli anni ’70 ex attaccante dell’Ascoli, poi in tempi più recenti anche ex allenatore – bisogna stare accorti ma senza rinunciare a far gol: se capita l’occasione bisogna sfruttarla perché metterebbe l’Ascoli in una condizione di vantaggio. Sarebbe pericoloso arrivare agli ultimi minuti in parità. Personalmente sono fiducioso e credo nella salvezza. Al “Del Duca” ci sarà una grossa cornice di pubblico e questo potrà certamente dare una grossa spinta alla squadra».
Fabio Di Venanzio, ex esterno sinistro, è stato uno dei “Diabolici” ovvero la super squadra che nel campionato 2001-2002 riportò l’Ascoli in B dopo 7 anni di C. Da qualche anno ha creato una scuola calcio e si dedica all’addestramento dei ragazzi. «Giovedì sera ci sarò anch’io al “Del Duca”, non posso mancare – rivela Di Venanzio – è una partita delicata e l’Ascoli dovrà scendere in campo con l’intenzione di vincerla senza fare calcoli o pensare al pareggio. Gioca in casa, avrà un grandissimo pubblico alle spalle e Cosmi con la sua esperienza saprà come impostare la partita. Visto il basso livello di questo campionato, ho previsto la salvezza dell’Ascoli tre mesi fa quando era in fondo alla classifica. Nonostante certi errori commessi strada facendo, ad esempio non ho ben capito l’acquisto di Ganz, vedo il bicchiere mezzo pieno. Volpe, l’allenatore dell’Entella, nell’anno dei “Diabolici” è stato con noi fino a gennaio. Aveva 20 anni e nel ruolo di terzino destro era un po’ chiuso da Tentoni. Giocò poco (5 presenze, ndr) ma ricordo che era un ragazzo corretto. Allenare in serie B per lui è una grossa opportunità».
Dopo gli ex calciatori, un ex direttore sportivo: l’ascolano Mauro Traini. «L’Ascoli deve giocare per vincere come ha sempre fatto nelle ultime partite in casa – dice – l’ho visto a Pescara dove ha vinto con merito e credo che possa farcela, ma non dovrà sottovalutare l’Entella. Con Volpe in panchina ha vinto l’ultima partita a Novara conquistando i playout quando ormai sembrava retrocesso. Ricordo che fui io a portare Gennarino Volpe ad Ascoli: era molto giovane, ma si vedeva già che aveva temperamento. Siamo rimasti in buoni rapporti. L’Ascoli avrà dalla sua parte il tifo di un pubblico meraviglioso. Per come si erano messe le cose, la salvezza vale come vincere il campionato».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati