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Bellini conferma alla squadra
che venderà l’Ascoli. Dopo 4 anni
dal trionfo alla contestazione

SERIE B - Il patron ha comunicato ai bianconeri la sua intenzione. Forse ha trovato un acquirente e sta trattando. Delusi quelli che speravano volesse riportare la squadra in serie A. Oggi (ore 17) amichevole a Montegiorgio
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di Bruno Ferretti

La cena di fine stagione con squadra, staff e dirigenza, pare sia saltata. Sarebbe stato un modo simpatico per festeggiare la salvezza e salutarsi. Il patron Bellini venerdì scorso è andato a salutare la squadra al “Picchio Village” e nell’occasione avrebbe anticipato che lascerà l’Ascoli considerando conclusa la sua “missione”. Quando rilevò la società insieme a 4 soci ascolani (Faraotti, Tosti, Ciccoianni e Palatroni), Bellini promise che avrebbe risanato l’Ascoli e che lo avrebbe tenuto per tre anni. Ha mantenuto le promesse perché ha risanato l’Ascoli dal punto di vista economico, mentre nella conduzione della società è andato oltre perché di anni ne sono passati più di 4. L’Ascoli Picchio è nato il 6 febbraio 2014, cinquanta giorni dopo il fallimento dell’Ascoli Calcio.

Il patron in sala stampa al termine di Ascoli-Entella

Francesco Bellini, imprenditore farmaceutico leader a livello internazionale, vive da quasi 50 anni in Canada ma non ha mai staccato il cordone ombelicale con Ascoli. Quando i tifosi gli hanno chiesto con insistenza di salvare l’Ascoli, si è fatto convincere acquistando –con i soci- la società all’asta fallimentare. Quel 6 febbraio del 2014 fu portato in trionfo. Poi la popolarità dell’amato patron è andata via via calando fino a trasformarsi in malumori, e poi in aperta contestazione. Anche nella notte della festa salvezza, un nutrito gruppo di Ultras ha manifestato dissenso nei confronti di Bellini e della dirigenza con cori che la musica degli altoparlanti, pur al massimo volume, non è riuscita a…. coprire.Tante, troppe, le scelte che si sono rivelate sbagliate. Bellini forse non immaginava quanto complessa fosse la gestione di una società di calcio professionistico, per di più in una città come Ascoli dove il calcio è seguito con particolare passione e partecipazione. In questi 4 anni è tornato periodicamente con il suo jet personale, ma vive in Canada. E non è la stessa cosa. I 7 mila chilometri di distanza hanno complicato la soluzione di quei problemi che capitano ad ogni società di calcio e vanno quotidianamente affrontati.

Bellini insomma, si è stancato e vuole vendere l’Ascoli Picchio 1898. Lo ha detto e ripetuto più volte. Forse ha trovato un possibile acquirente. Forse sta trattando.

Serse Cosmi e Francesco Bellini sabato scorso allo stadio

Forse no. Solo lui conosce la verità, solo lui sa cosa intende fare. Fu un giorno di festa per tutta la città quando Bellini prese la società insieme ai soci ascolani che avevano un’importante funzionare ma successivamente messi nella condizione di andarsene. Anche questo è stato un errore. Sono rimasti delusi tutti coloro che avevano sperato che Bellini –avendone le possibilità economiche- potesse ricalcare le orme dell’indimenticabile Costantino Rozzi e riportare l’Ascoli in serie A. E invece è stato un altro film, ormai giunto ai titoli di coda.

AMICHEVOLE A MONTEGIORGIO

Domenica 3 giugno una rappresentativa dell’Ascoli disputerà un’amichevole a Montegiorgio contr o la squadra allenata dall’ex difensore bianconero Massimo Paci che festeggia la promozione in serie D. Inizio ore 17, biglietto unico a 5 euro.


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