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«Una violenza inaudita:
presa a calci e pugni
per un sms del mio ex»

SAN BENEDETTO - Federica Luzio, 30 anni, titolare del ristorante "La pecora nera" di Macerata, è stata aggredita in Piazza San Filippo nella notte tra l'1 e il 2 giugno da un giovane che frequentava da alcune settimane. La ragazza ha deciso di denunciare tutto: «Simili episodi non devono più accadere». Il legale: «Chiederemo di valutare una misura che la tuteli»
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Federica Luzio

Federica Luzio con l’avvocato Federico Valori

 

di Gianluca Ginella

(foto di Fabio Falcioni)

«E’ stata una violenza inaudita, mi ha preso per i capelli, picchiata con calci e pugni, ho lividi su tutto il corpo, mi ha rotto il cellulare e portato via le chiavi di casa e del ristorante. Perché? Per un messaggio del mio ex». Il racconto choc di quello che è successo nelle prime ore del 2 giugno è della vittima stessa, Federica Luzio, 30 anni, di Pollenza, titolare del ristorante “La pecora nera” di Macerata. Ha il volto tumefatto, i lividi evidenti sulle braccia, altri sulle gambe. Segni di una violenza di cui è stata vittima, e di cui racconta con la difficoltà di chi deve ricordare un episodio che vorrebbe riuscire a dimenticare e con la forza di chi vuole reagire e andare avanti. Perché «cose del genere non devono succedere» dice. La ragazza quella notte si trovava a San Benedetto. «Ero con una amica, con un ragazzo che frequentavo da tre settimane (un 28enne di San Benedetto, disoccupato, che vive a Macerata, ndr) e un suo amico» racconta Federica che spiega di aver deciso di parlare pubblicamente anche perché «i carabinieri mi hanno detto che quella notte era il quinto soccorso ad una ragazza aggredita a San Benedetto». La giovane si è rivolta ad un legale, l’avvocato Federico Valori, e ha sporto denuncia verso il giovane che l’ha picchiata. «Sono trascorsi alcuni giorni dall’aggressione e i segni restano inequivocabili sul viso, sulle braccia, sulle gambe. E’ stata una brutale aggressione – dice l’avvocato Valori –. Proprio per non chiudersi nel silenzio ha deciso di denunciare pubblicamente ciò che già ha denunciato ai carabinieri di San Benedetto».

Federica mostra i lividi sul braccio

I FATTI – Secondo quanto denunciato, la notte tra l’1 e il 2 giugno Federica era andata in discoteca a San Benedetto insieme all’amica, al 28enne che frequentava da alcune settimane e ad un amico di questo, maceratese. «Il ragazzo lo conoscevo da un mese e mezzo e da circa tre settimane avevamo iniziato una frequentazione, ma non eravamo fidanzati. Era una frequentazione ma niente di più. Lui invece ha pensato che fossi di sua proprietà, ma così non è». A San Benedetto, quella notte, Federica ha incontrato un ex fidanzato, mentre stavano in discoteca. Più tardi lei, il 28enne, l’amica e l’altro ragazzo sono partiti per Macerata, intorno alle 5 del mattino. «Tutto si è scatenato da un messaggio del mio ex» racconta Federica. La situazione è precipitata mentre stavano in auto «l’amica di Federica ha iniziato a dire di fermare l’auto vista la situazione – racconta l’avvocato Valori –. Ma quando l’amico del 28enne, che era alla guida, ha fermato il veicolo l’altro ha preso per i capelli la mia cliente, l’ha tirata giù dall’auto e ha iniziato a colpirla».

I fatti sono avvenuti in piazza San Filippo Neri. «L’ha picchiata, le ha gettato a terra il cellulare e lo ha distrutto calpestandolo continua Valori – poi ha continuato a colpirla mentre lei era a terra. L’amica ha cercato di proteggerla, ma non c’è riuscita. Federica ad un certo punto ha perso i sensi». A peggiorare le cose «l’amico che era con loro, che ha detto: “zitta, che hai anche baciato il tuo ex”». Dopo che la ragazza è stata picchiata, stando a quanto denunciato, il 28enne ha preso dalla borsetta della giovane le chiavi di casa e del ristorante. «Poi lui e l’amico se ne sono andati a piedi a prendere il treno – continua il legale –. Sono stati poi fermati a Civitanova in un controllo e trovati in possesso delle chiavi. Federica ha riportato lesioni guaribili in 25 giorni. Ma ci sono altre ferite, non immediatamente riconducibili, la cui natura dovrà essere accertata con scrupolo – spiega Valori –. Sabato verrà svolto un accertamento medico legale». Secondo l’avvocato sono diversi i reati: lesioni personali aggravate, rapina, violazione della privacy. «Non riteniamo Federica possa ritenersi tranquilla di fronte a tanta violenza – prosegue Valori –. C’è il timore che lui possa riavvicinarsi. L’amica ha ricevuto messaggi scritti da lui in cui si mostra pentito. Chiederò che vengano valutate le misure perché la vittima sia tranquilla». Secondo il legale anche l’amico avrebbe responsabilità «quella frase che ha detto secondo noi si può intendere come un concorso». «Ho abbastanza paura – dice Federica –. Ho deciso di parlare perché queste cose non devono assolutamente succedere. Consiglio alle donne di denunciare questi fatti. Mi sono sentita violata per tre volte: sia per le botte, che per il cellulare rotto che per il furto delle chiavi».

 


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