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L’Ascoli Picchio passa alla Bricofer:
c’è l’intesa, manca solo la firma
Dopo quattro anni e mezzo
finisce l’era di Francesco Bellini

SERIE B - La trattativa chiusa oggi a Roma con una stretta di mano fra l’amministratore bianconero e Massimo Pulcinelli, presidente del colosso del “fai da te”. Nel nuovo Consiglio d'amministrazione potrebbero rientrare gli imprenditori Tosti, Faraotti, Ciccoiannni e forse anche Giordani della “Graziano Ricami”. Cardinaletti e Giaretta in partenza. Il romano Acri potrebbe essere il nuovo diesse. Per la panchina possibile conferma di Cosmi, l’alternativa è Calabro ex Carpi. Battuta la concorrenza di "Re Outside"
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Massimo Pulcinelli, presidente e maggiore azionista della Bricofer

di Bruno Ferretti

Allora sembra fatta. L’Ascoli volta pagina. Manca solo la firma per il passaggio di proprietà dall’imprenditore Francesco Bellini alla Bricofer Italia Spa, azienda leader del “fai da te” con sede a Roma ma con un centinaio di punti vendita in tutta Italia. Insomma un colosso del settore. La Bricofer ha battuto la concorrenza della “Re Outside” di Alex Oliva che pure aveva presentato un’offerta per acquistare l’Ascoli. Evidentemente Bellini ha considerato più conveniente l’offerta della Bricofer. L’operazione, in corso da circa un mese, dopo una serie di incontri con avvocati e commercialisti delle parti, è stata definita oggi. Da una parte Francesco Bellini, 71 anni (che lascia l’Ascoli Picchio dopo 4 anni e mezzo), dall’altra Massimo Pulcinelli, 53 anni, romano, presidente e maggiore azionista  della Bricofer. Per quest’ultima è un ritorno nel calcio visto che fino a due anni fa è stata sponsor principale del Latina in Serie B (prima del fallimento) nonché azionista con una minima quota. Con la Bricofer quasi certamente rientrerà nell’Ascoli l’imprenditore Giuliano Tosti, titolare della Ciam (azienda leader nel settore degli animali), che ha anche rapporti di lavoro con la Bricofer. E non sono esclusi anche i ritorni di Battista Faraotti e Gianluca Ciccoianni, ovvero gli ex soci di Bellini. Non è esclusa qualche novità come l’ingresso nel nuovo Cda di Graziano Giordani dell’azienda “Graziano Ricami” con sede a Venarotta, già sponsor dell’Ascoli Picchio. Anche Giordani è un grande appassionato di calcio e si diletta a giocare a livello ricreativo: sabato scorso ha partecipato ad un torneo di beneficenza presso il circolo ricreativo della Fondazione Carisap insieme a Tosti e altri fra cui gli ex bianconeri Silva e Aloisi.

Un’immagine che appartiene decisamente al passato: Bellini, Faraotti, Ciccoianni e Tosti

E’ probabile che nei prossimi giorni l’operazione verrà illustrata nel corso di una conferenza stampa, prima della partenza di Bellini per il Canada. La cessione della società significa che cambieranno tante cose. Cardinaletti, responsabile dell’area tecnica, e il diesse Cristiano Giaretta, dovrebbero andare via pur avendo entrambi un altro anno di contratto. In quache modo un accordo si troverà. Per il ruolo di direttore sportivo circola il nome di Guglielmo Acri, romano, inattivo negli ultimi anni ma che vanta una lunga esperienza  iniziata con i dilettanti del Pescatori Ostia, e proseguita con Napoli (scouting), Frosinone, Fano, Giugliano. Poi due stagioni a Palermo come collaboratore dell’area tecnica, Viterbese, Teramo, Acireale e Ternana. Acri inoltre ha affiancato Perinetti a Bari come collaboratore dell’area tecnica ponendo le basi del ritorno in A. E l’allenatore? Potrebbe restare Cosmi, il cui contratto scade nel 2019, ma la nuova proprietà potrebbe anche portare ad Ascoli un tecnico di sua fiducia per iniziare un nuovo cilo. Possibilmente vincente. Per esempio Domenico Calabro, 42 anni, pugliese di Galatina che nel passato campionato ha esordito in B con il Carpi piazzandosi a metà classifica con 52 punti.


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