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Rischiano di annegare nel sottopasso,
salvate dalla polizia (Video)

ANCONA - Madre e figlia sono rimaste intrappolate nella loro auto con l'acqua che aveva ormai raggiunto il tettuccio dell'auto. Salvataggio a nuoto dei poliziotti. I soccorsi chiamati da una coppia di Ancona con 3 bimbi in auto che per caso è passata in zona. «Siamo andati nel panico quando abbiamo visto che nel sedile posteriore di quella vettura c'era il seggiolino per bambini e un finestrino era aperto mentre l'acqua saliva»
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Famiglia intrappolata nel sottopasso allagato di via Caduti del lavoro rischia di annegare, salvata dall’intervento a nuoto degli agenti delle volanti di Ancona. A bordo della Citroen C4 una madre e la figlia che, tentando di attraversare il sottopasso sono rimaste incastrate dalla corrente formatasi nel dislivello stradale, l’acqua aveva ormai quasi raggiunto il tettuccio della vettura quando i poliziotti sono intervenuti a nuoto, spaccando poi il tetto dell’auto e portando in salvo le due donne.

Il salvataggio della polizia

E’ stato grazie a una famiglia anconetana se le due donne sono ancora vive. Sarebbero bastati pochi altri istanti e l’auto sarebbe stata infatti sommersa, inghiottita dall’acqua confluita nel sottopasso. Sono stati Angela Agosta e suo marito Francesco D’Aquino a telefonare subito al 112 per attivare i soccorsi. «Con tre dei nostri quattro figli eravamo diretti in auto verso il centro Mirum, stamattina vero le 10,45 – racconta la 32enne  di Ancona che ha testimoniato il salvataggio con il video pubblicato– Quando ha iniziato a piovere avevamo pensato di rientrare a casa. Mio marito ha suggerito di passare per il sottopasso pensando di fare prima ma ci siamo trovati davanti a fiume d’acqua. Abbiamo notato subito quell’auto immersa nell’acqua, con il finestrino sul lato guidatore semi-aperto, due donne dentro e un seggiolino per bambini sistemato sul sedile posteriore. Siamo tutti andati nel panico. C’eravamo solo noi in auto, fuori da quel lago. Mio marito voleva scendere e correre ad aiutarle ma io l’ho trattenuto perché era un’impresa pericolosa. Gli agenti di polizia sono stati bravissimi e velocissimi ad arrivare sul posto. Dopo la mia telefonata ci hanno raggiunto in una manciata di minuti e nel frattempo mi hanno messo in contatto con la centrale del 115 per spiegare ai vigili del fuoco cosa stava accadendo».

I poliziotti hanno spaccato il vetro per tirare fuori i passeggeri che in quegli attimi interminabili di disperazione gridavano. «E’ stato terribile vedere quelle scene dal vivo. In macchina c’erano i miei bambini di 9, 7 anni e la piccolina di 6 mesi, l’altra nostra bambina di 2 anni e mezzo era già all’asilo. Ero tanto agitata e urlavo anche io – racconta ancora la donna – Mi sono venute le lacrime agli occhi quando ho visto che le due signore sono state estratte dagli agenti dall’auto, e soprattutto che quel seggiolino era vuoto. A quel punto non sono più riuscita a trattenere mio marito che è corso in mezzo all’acqua per aiutare gli agenti che non riuscivano a tirare via dall’abitacolo le due signore. I poliziotti sono venuti a casa a ringraziarci per l’aiuto che abbiamo fornito, ma in realtà hanno fatto tutto loro, io ero agitatissima. Certo, se magari noi non passavamo di lì, non so se questa storia si sarebbe potuta raccontare».

(Servizio aggiornato alle 13.35)


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