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Ascoli, Bellini: «Con la Bricofer
c’è l’accordo, manca la firma

In 4 anni ho perso 10 milioni”

SERIE B - Il patron bianconero conferma la cessione al colosso del bricolage: «Decisione molto sofferta. Abbiamo svenduto la società a meno di 3 milioni: quello che costa molto sono i costi di gestione. Intanto continuiamo ad operare noi e stiamo negoziando con il Parma il riscatto di Pinto. Lascerò la società senza un euro di debito». Cardinaletti via a fine mese, probabile il ritorno di Lovato che ha partecipato alla trattativa. Per Giaretta e Cosmi deciderà la nuova proprietà
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Francesco Bellini in conferenza stampa affiancato dall’avvocato Maria Cristina Celani

di Bruno Ferretti

«L’accordo con la Bricofer c’è ma è un accordo di principio. Di scritto non c’è ancora niente perché ci sono tanti dettagli da mettere a punto. Comunque ci siamo lasciati con una stretta di mano. Se non avranno un ripensamento, ma non ho motivo di crederlo, andremo avanti così. Quanto costa l’Ascoli Picchio? Non è una vendita ma… una svendita perché la vendo a meno di 3 milioni. Il costo maggiore non è l’acquisto ma la gestione». Sono le ore 17,04 quando l’amministratore unico Francesco Bellini comincia a parlare. La sala conferenze nella sede dell’Ascoli Picchio è gremita di giornalisti, fotografi, cameramen. C’era grande attesa per conoscere quale sarà il futuro della società bianconera che ha compiuto 120 anni di vita.

Non servono le domande perché quello di Bellini è un monologo – molto chiaro – nel quale rivela gli ultimi accadimenti. Al suo fianco l’avvocato Maria Cristina Celani che segue l’operazione a livello legale e l’addetto stampa Valeria Lolli. «Avevo detto che avrei tenuto l’Ascoli per tre anni quindi avrei dovuto lasciare lo scorso anno. Ma sono rimasto un anno in più – dice il patron – ma prima i parlare della società voglio dirvi che la Juventus ha mantenuto l’impegno preso a gennaio e ha acquistato Favilli per 7 milioni e mezzo che pagheranno, a rate, attraverso la Lega, come si fa in tutte le operazioni di mercato. Ho letto da qualche parte che in questi anni io avrei guadagnato con l’Ascoli. Niente di più falso. In quattro anni, nonostante le cessioni di Orsolini e Favilli alla Juve, ho rimesso oltre 10 milioni di euro perché la gestione della serie B è molto costosa e chi verrà dopo di me dovrà fare la stessa cosa».

I GRUPPI INTERESSATI – «La prima proposta di acquisto è arrivata dalla società italo svizzera Re Outside. C’è stato un accordo di principio e anche un precontratto scritto, ma non è andato a buon fine per mancanza di garanzie idonee nella fase di due diligence. Poi è arrivata l’offerta di un gruppo di avvocati romani che erano molto interessati ad acquistare l’Ascoli ma poi si sono tirati indietro quando hanno considerato i costi di gestione. Quindi l’offerta della Bricofer – continua Bellini – abbiamo avuto un incontro, poi altri, e ci siamo trovati d’accordo su quasi tutto. Il presidente (Massimo Pulcinelli, ndr) è molto interessato e sarà affiancato la persone che verranno a dirigere l’Ascoli. Qualcuno lo conoscete». Il patron non fa nomi ma si riferisce all‘ex direttore generale Gianni Lovato che ha guidato l’Ascoli nei primi due anni della sua gestione. L’ex giornalista, che nel frattempo ha frequentato e superato il corso da direttore sportivo, tornerà ad Ascoli probabilmente per sostituire Cardinaletti che lascerà l’Ascoli a fine mese. «Per sua scelta perché, non è stato esonerato -ha precisato Bellini- Credo che la Bricofer porterà nell’Ascoli uomini di sua fiducia».

COSMI E GIARETTA IN BILICO – «Finchè non ci sarà la firma sul contratto di cessione continuerò io a gestire l’Ascoli e per questo ho rinviato la partenza per il Canada – prosegue Bellini – credo che la prossima settimana il gruppo acquirente si farà vivo. Dobbiamo mettere a punto diverse cose come l’utilizzo del centro sportivo “Picchio Village”. L’Ascoli ha un contratto di 10 anni? No, 5 anni. L’allenatore Cosmi e il direttore sportivo Giaretta hanno un altro anno di contratto ma per loro decideranno i nuovi proprietari. Potrebbero confermarli oppure sostituirli con tecnici di loro fiducia. Io non posso sapere cosa faranno».

«Intanto c’è il mercato, lo so. Adesso arrivano le scadenze dei riscatti e ce ne occupiamo noi. Per esempio cercheremo di riscattare Pinto e stiamo negoziando con il Parma – aggiunge Bellini – finchè non ci sarà il passaggio ella proprietà continuerò ad operare io e, state certi, quando lascerò l’Ascoli non avrà un solo euro di debito con nessuno. Prima di andare via metterò tutto a posto. Se dovesse saltare la trattativa? Non credo che ciò accada, comunque nel caso andremo avanti noi: siamo persone serie che vengono dal mondo farmaceutico. Per me, è stata una scelta molto difficile e dolorosa. Ma diventata inevitabile».

IMPRENDITORI ASCOLANI – «Mi ha sorpreso che non si sia fatto avanti qualche imprenditore ascolano – aggiunge Bellini – i soci dell’Ascoli Picchio hanno un diritto di prelazione rispetto ma non lo hanno esercitato. Io ho circa il 90 per cento delle azioni, il restante 10 è degli altri soci e anche loro, con la clausola del trascinamento, hanno la possibilità di vendere le quote. Se non venderanno, diventeranno soci del nuovo azionista di maggioranza». Uno degli ex soci di Bellini è Giuliano Tosti, titolare della Ciam, azienda ascolana leader nel settore degli animali. Tosti da qualche tempo ha rapporti di lavoro anche con la Bricofer e conosce i vertici dell’azienda romana che conta un centinaio di punti vendita in tutta Italia con un capitale sociale di oltre 34 milioni di euro, e un fatturato annuo che supera i 500 milioni. Insomma un colosso del “bricolage” ovvero del “fai da te”. Presidente e azionista di maggioranza è Massimo Pulcinelli, 54 anni, romano, appassionato di calcio. La Bricofer è stata sponsor del Latina in serie B con una piccola quota azionaria del 2%, prima del fallimento del club laziale. Nel Cda potrebbero entrare anche Gianluca Ciccoianni, già azionista di minoranza dell’Ascoli Picchio, e Graziano Giordani della “Graziano Ricami”, già sponsor del club bianconero. Il futuro dell’Ascoli è appena cominciato

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