di Benedetto Marinangeli
Tre divieti e cinque obblighi. E’ questo il piano Buona Movida presentato dal sindaco Pasqualino Piunti e dagli assessori Filippo Olivieri e Andrea Traini cui è connesso anche un procedimento sanzionatorio per quanto riguarda l’inquinamento acustico. Tutte queste misure entreranno ufficialmente in vigore entro una settimana o al massimo una decina di giorni.
«Sia chiaro –dice Piunti– chalet e locali per noi rappresentano delle risorse. E’ noto che io sono per il dialogo e lo testimonia la lettera che un mese fa ho inviato ai concessionari di spiaggia e a tutti gli operatori turistici, però bisogna essere fermi quando si violano le norme. Il divertimento è sacrosanto ma la prima cosa da rispettare è il diritto al riposo che non vuole dire una città per vecchi, ma una città civile nel rispetto delle regole».
«Si tratta -aggiunge l’assessore al commercio Filippo Olivieri– di un’ ordinanza severa e attenta ma che non incide sull’indotto economico del nostro territorio. Va oltre le aspettative degli operatori ma è estremamente importante per la qualità della vita in una società civile.
Ma ora entriamo nel dettaglio della nuova normativa anti movida molesta. Il primo divieto è quello di somministrare o vendere bevande alcoliche e superalcoliche per l’asporto in qualsiasi contenitore dalle ore 24 alle ore 6 del giorno successivo. E poi ecco il divieto di vendere per asporto bevande in contenitori di vetro e lattine dalle ore 22 alle ore 6 del giorno successivo. Ed infine il divieto di consumo di bevande alcoliche nelle aree pubbliche o parte al pubblico dalle 24 alle ore 6 nelle aree del centro cittadino, fino all’area portuale e su tutto il lungomare.
I cinque obblighi riguardano invece i commercianti ed i titolari o i gestori di bar, chalet ed altri pubblici esercizi: 1- Prevenire o impedire la consumazione di dette bevande al di fuori del locale dalle 24 alle 6. 2- Promuovere una campagna di sensibilizzazione sull’ educazione al bere e sul contenimento delle emissioni sonore. 3. Provvedere ala completa pulizia ed igiene degli spazi esterni antistanti ed adiacenti agli esercizi. 4- Provvedere, nell’ orario di chiusura a rendere inutilizzabili gli arredi, tavoli, sedie, ombrelloni, presenti all’ esterno dei locali. 5- Prevenire o impedire nelle ore serali o notturne comportamenti chiassosi da parte degli avventori nelle aree esterne l’esercizio.
Giro di vite di rilievo anche per quanto riguarda il procedimento sanzionatori in materia di inquinamento acustico. In questo caso agisce in direttamente con controlli mirati persona la Polizia Municipale in possesso di un fonometro o dietro segnalazione di residenti e cittadini. La prima fase riguarda l’accertamento e/o la contestazione da parte dell’organo di controllo della violazione per il superamento del valore limite. Segue la comunicazione dell’ avvio del procedimento e contestuale diffida con ordine di non fare musica dopo le 22. Il titolare o il gestore dell’esercizio in questo caso deve ripresentare in Comune la procedura di impatto musica. In caso di inottemperanza è prevista la sospensione dell’ attività principale da 3 a 15 giorni. La sanzione varierà a seconda della percentuale di sforamento e delle zone interessate. Se il superamento del limite è del 50% la sospensione sarà dai 3 ai 5 giorni, dell’ 81% di 10 e del 100% di 15. Percentuali che l’assessore Traini sta definendo in questi ultimi giorni.
In caso di ulteriore inottemperanza o nel caso di più violazioni è prevista la revoca dell’ autorizzazione o l’inibizione ad attività soggetta segnalazione certificata inizio attività (Scia). Ed infine ecco l’extrema ratio e cioè in condizioni di eccezionali ed urgenti necessità di tutela salute pubblica o ambiente, con ordinanza contingibile ed urgente del sindaco è prevista l’apposizione di sigilli e il sequestro del locale. «Stiamo lavorando –spiega l’assessore all’ ambiente Andrea Traini– ad un regolamento acustico che presenteremo entro il 2018 ed in cui saranno inserite tutte le ordinanze in materia».
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