Francesco Bellini e Gilberto Candeloro
di Bruno Ferretti
Prima la cessione alla “Bricofer Italia”. Sembra tutto fatto, si fissa l’appuntamento dal notaio per firmare il passaggio di proprietà, ma Bellini non si presenta. E la trattativa naufraga con reciproco scambio di accuse. Bellini pare abbia chiesto, in extremis, una fidejussione di 9 milioni di euro e la “Bricofer” ha rinunciato. “Impossibile comprare da chi non vuole vendere” è stata la frecciata di Massimo Pulcinelli, massimo azionista e presidente dell’industria che risponde a chi gli aveva chiesto perché fosse andata a finire così. Bellini, di contro, lascia intendere che senza le necessarie garanzie non avrebbe ceduto la società. E allora spunta l’imprenditore Gilberto Candeloro, abruzzese di Casoli ma residente a Lanciano. Forse c’era già stato un contatto con Bellini visto che, qualche tempo prima, attaccando per l’ennesima volta il Comune per i lavori allo stadio, il patron bianconero aveva minacciato: “Altrimenti andremo a giocare a Lanciano”. Solo un caso? E di Lanciano, guarda caso, è anche Donato Di Campli, il procuratore di Orsolini, Favilli e diversi altri calciatori dell’Ascoli. E, secondo indiscrezioni, sarebbe diventato anche agente dell’allenatore Cosmi. Candeloro dovrebbe tornare ad Ascoli martedì 3 luglio per incontrare di nuovo l’avvocato Maria Cristina Celani, legale dell’Ascoli Picchio e persona di fiducia del patron. Ma il fatto che l’ingegnere abruzzese abbia fatto trascorrere una intera settimana dal precedente viaggio ad Ascoli non aiuta a credere nel buon esito della trattativa.
Massimo Pulcinelli (Bricofer) e Francesco Bellini
Fra Bricofer e Candeloro, a questo punto non si può escludere che l’Ascoli Picchio 1898… resti a Francesco Bellini. Almeno per un altro anno. Poi si vedrà. E’ vero che l’amministratore unico italo-canadese vuole vendere le sue azioni (qualcosa più del 90%) e lo ha dichiarato più volte. Anzi nell’ultima conferenza stampa tenuta prima di ripartire per il Canada parlava dell’Ascoli… al passato. E quando gli è stato chiesto di Cosmi, Bellini ha risposto: “Ha il contratto per un altro anno ma è un discorso che riguarderà la nuova proprietà”. Ma visto come stanno andando le cose cresce il numero di coloro che non credono ad una nuova proprietà. La settimana entrante dovrebbe essere quella decisiva. In un senso o nell’altro. Perché inizia il calciomercato (e le cose da fare in casa Ascoli sono tantissime, soprattutto in uscita) e anche perché si avvicina la data del raduno precampionato (14 luglio). L’Ascoli andrà in ritiro a Cascia senza sapere chi è il proprietario della società? Qualcuno, poi, dovrà pur parlare con Cosmi per sapere se è disposto a restare. Probabile una risposta affermativa da parte del tecnico perugino che però chiederà – giustamente – garanzie tecniche ovvero rinforzi per costruire una squadra più competitiva che non debba aspettare l’ultimo minuto dei playout per salvarsi e non faccia rischiare l’infarto ai propri tifosi.
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