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Inaugurato a Chieti il monumento
per le vittime della tragedia di Rigopiano
(Foto e video)

RICORDO - Ieri il taglio del nastro al belvedere del Sacro Cuore dell'’opera creata dall’artista teatina 'Mae' Mariaelena Carulli, amica d’infanzia di Dino Di Michelangelo. Nella tragedia morirono anche i castignanesi Marco Vagnarelli e Paola Tomassini
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Inaugurato ieri a Chieti presso il belvedere del Sacro Cuore, il primo monumento dedicato alle vittime di Rigopiano, alla presenza del sindaco Umberto Di Primio e di alcuni componenti della sua giunta e del consiglio comunale che hanno deliberato e approvato il progetto. Nella tragedia morirono anche i castignanesi Marco Vagnarelli e la compagna Paola Tomassini. Alla cerimonia hanno preso parte anche i familiari del poliziotto Dino Di Michelangelo che morì sul Gran Sasso con la moglie Marina Serraiocco, una delegazione di agenti del Commissariato di Ps di Osimo, colleghi del 41enne, e un gruppo di osimani, vicini di casa della coppia che abitava nella frazione di San Paterniano con il figlio Samuel, l’unico della famiglia sopravvissuto alla tragedia. Il desiderio di non dimenticare ciò che è accaduto quel terribile 18 Gennaio 2017 a Rigopiano ha dato vita ad un progetto molto significativo con la realizzazione di un’opera installata nel belvedere di via D’Aragona a Chieti.

Alessandro Di Michelangelo (secondo da destra) alla cerimonia di inaugurazione

Il luogo ha una forte valenza emotiva, rappresenta un angolo del quartiere Sacro Cuore dove è nato Dino Di Michelangelo. Un luogo che possa diventare per tutti memoria attiva per mantenere sempre vivo il ricordo dei 29 angeli di Rigopiano. L’opera è stata creata dall’artista teatina Mariaelena Carulli, in arte Mae, amica d’infanzia di Dino Di Michelangelo, coadiuvata da Alessandro Ghionni, e realizzata con la collaborazione dello scultore Antonello Palmerio, grazie all’intervento economico di due giovani imprenditori locali Paolo De Cesare e Manuel Pantalone e ad altre maestranze della città . La visione dell’opera nasce dall’amore per la montagna che accomunava gli ‘Amici del Sacro Cuore’, una montagna che per un po’ hanno ripudiato ma che ora sono tornati ad amare perché è diventata la culla eterna di tutte le vittime di Rigopiano.

Accanto all’opera è stata poi collocata una targa incastonata nella pietra della Maiella in ricordo di Dino Di Michelangelo voluta dai colleghi che hanno lavorato con lui nei suoi vari trasferimenti e dall’associazione nazionale polizia di Stato di Chieti con dedica. C’erano anche loro tra il pubblico, oltre che ad una folta rappresentanza dei parenti del comitato vittime Rigopiano, ai rappresentanti dell’associazione nazionale Polizia di stato di Chieti con il gonfalone e a tantissimi cittadini. Al termine della cerimonia, dopo la benedizione di don Donatello, parroco della Chiesa Sacro Cuore, per volontà dei parenti presenti, sono state donate le casacchine del comitato con scritto un cuore e i nomi dei 29 angeli in segno di riconoscenza e gratitudine al sindaco, agli imprenditori e agli artisti che hanno realizzato e permesso la realizzazione dell’opera. Gli ospiti osimani sono stati accolti e salutati dai parenti delle vittime e ringraziati dal sindaco di Chieti. «E’ stato emozionate vedere intere famiglie giunte anche da fuori Chieti e sopratutto turisti e amici e colleghi di Dino che non hanno voluto far mancare il loro saluto – ha aggiunto Alessandro Di Michelangelo, fratello di Dino, nel ringraziare tutti – Questo sarà un posto di amore e speranza. Non di odio e ricerche di vendetta, la giustizia in altri posti veglierà e seguirà il suo corso».

In moto tra le colline per ricordare Marco e Paola


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