di Renato Pierantozzi
(fotoservizio Edo)
«Il vice Sarri? Preferisco allenare, ho tanta rabbia in corpo dopo quello che è successo l’anno scorso (l’esonero ad Empoli, ndr). Ho in mente in giocatori che servono e qui ci sono i presupposti per quello che un allenatore vuole fare». Parole e musica di Vincenzo Vivarini, il nuovo allenatore dell’Ascoli Calcio. Con lui torna anche il “diabolico” Alessandro Monticciolo come vice allenatore. Inevitabile il riferimento al Teramo e alla mancata promozione della stagione 2014-2015 al termine del duello proprio con il primo Ascoli belliniano targato Lovato che fu promosso a seguito della sentenza del tribunale federale. «Fu un duello pazzesco, una stagione bellissima – risponde Vivarini – ma ormai è passata tanta acqua sotto ai ponti e c’è una nuova società».
PARLA IL PRESIDENTE – «La scelta di Vivarini è molto importante – afferma il presidente citando Ferruccio Corradino Squarcia per testimoniare l’attaccamento alla società anche da parte degli organi di informazione – siamo onorati di averlo nella nostra società. Per il cambiamento del logo stiamo aspettando l’autorizzazione da parte della Lega, mentre in settimana ci sarà la prima riunione per la campagna abbonamenti che sarà orientate ad aiutare le famiglie e le persone più bisognose. C’è già budget stabilito e comunicato per il mercato. Il ritorno Cacia? E’ una notizia non veritiera. Non mi è arrivata nessuna voce. Porto i saluti di Massimo Pulcinelli: il suo messaggio è sempre quello di dare compattezza all’ambiente». Poi la “palla” è passata al direttore generale Gianni Lovato che dopo due anni di assenza è tornato sulla plancia di comando di corso Vittorio Emanuele. «Lo spirito -afferma il dg- è quello di fare cose belle per l’Ascoli senza accontentarsi mai. Vogliamo fare squadra in linea con obiettivi. Vivarini è un vincente. Con il direttore sportivo Tesoro siamo amici e ha le qualità morali per diventare un punto di riferimento. Io sarò direttore generale. Ereditiamo 30 giocatori sotto contratto e questa cosa non si può nascondere».
ECCO TESORO – «E’ un onore essere qui in piazza di grande tradizione, cercheremo di fare il nostro meglio -afferma il neo direttore sportivo- Abbiamo scelto Vivarini perché ha un’idea di calcio che ci piace molto. Ha grande voglia di rivalsa e fare bene. Costruiremo squadra aggressiva e che possa fare divertire i tifosi. Tosti rappresenta l’ascolanità. In settimana chiuderemo cerchio per 4/5 giocatori. Partiamo con un gap di tempo. Le priorità sono in difesa dove numericamente siamo pochi e in porta visto che Lanni ha chiesto la cessione per motivi personali, Agazzi ha rescisso. Poi interverremo in tutti i reparti. Oggi prenderemo Cavion dalla Cremonese (nell’operazione che dovrebbe portare Mogos in grigiorosso, ndr). Abbiamo un rapporto più stretto con la Roma, magari prima era un “feudo Juve”. Valeu? E’ un jolly mancino del 1999 sembra un po’ Florenzi, verrà a darci una mano. Beretta? Siamo alle schermaglie con il Foggia. Non c’è ancora accordo economico con il club, con il giocatore sì. Addae non è in uscita, prenderemo offerte solo importanti. Petkovic? Ha costi importanti, vorrebbe rimanere in serie A. In B potrebbe spostare equilibri. Ad oggi è un po’ difficile, ma siamo sul pezzo. Mengoni, Buzzegoli e Bianchi? Sono validi e lasceremo le valutazioni al mister».
LA CARICA DI VIVARINI – «E’ un onore stare qui -dice il tecnico di Atri- Conosco bene Ascoli. Ho grande grandissima stima del blasone di questa squadra. Ci sono presupposti per quello che un allenatore vuole fare in campo. Ho una rabbia dentro dopo quello che è successo quest’anno. Voglio sviluppare le mie idee in campo.
Fabrizio Zambardi e Andrea Milani saranno i collaboratori tecnici. Poi ho aggiunto un’arma in più, che ad Ascoli ha lasciato un grandissimo ricordo, come Alessandro Monticciolo. Ho tanta rabbia dopo Empoli. Ad Ascoli c’è da ricreare entusiasmo. Il primo obiettivo è dare qualità e far giocare la squadra nella fase di possesso palla. Creare gruppo solido in grado di sopportare pressioni e negatività. Non ho un modulo su cui ci andremo a basare anche se ho le idee chiare sui giocatori da prendere. Sarò molto ferreo. Aggressività e qualità saranno alla base di tutto. Il Teramo? E’ passata tanta acqua sotto i ponti. Sono cambiate tante cose. La mia concentrazione è quella di essere più professionale possibile e pensare molto molto al campo. Quell’anno fu bellissimo, con duello pazzesco con l’Ascoli. Ci sono giocatori che mi piacciono molto. Partiamo da una base su cui ci si può lavorare. E’ una piazza stimolante, con un pubblico appassionato. Quando si gioca sotto la curva non ce ne deve essere per nessuno. Rosseti e Ganz? Possono avere grandi potenzialità. Io sugli attaccanti ci lavoro tantissimo. Sono curioso di capire, visto quello che hanno fatto in passato, se hanno le potenzialità per imporsi in questa stagione. Sarà campionato di livello alto, le squadre si stanno attrezzando. Spero di avere una squadra che se la possa giocare con tutti, anche con chi sta spendendo tanto». E ancora:
«Voglio squadra, unita, compatta: ci sono tantissimi lavori da fare, ma siamo prontissimi -aggiunge il mister- Addae è stato sempre un spina nel fianco per me. Vice di Sarri? Preferisco andare avanti per la mia strada anche se alla fine con il mister c’è un gran rapporto». Infine parola al “diabolico” Alessandro Monticciolo. «Mi metterò a disposizione del mister, speriamo di creare un grandissimo gruppo e un grande senso di appartenenza alla squadra che in questi anni è mancato per giocare con questa maglia “pesante”».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati