di Federica Nardi
Convertito in legge il decreto terremoto. Un voto trasversalmente favorevole (con 98 astenuti) che dopo tre giornate di battaglia sugli emendamenti bocciati in blocco dalla maggioranza, ha comunque sbloccato alcune situazioni considerate cruciali, già anticipate dal relatore Tullio Patassini (Lega). In primis la sanatoria per i rifugi abusivi, come casette e container, che diverse centinaia di persone hanno costruito per restare nei luoghi colpiti dal sisma e su cui ora pendono procedimenti penali. Poi le misure per la cosiddetta “tregua fiscale” che pospone diverse date e aumenta le rate e le scadenze per la restituzione della Busta paga pesante e la proroga dello stato di emergenza a cui sono legate a doppio filo le misure assistenziali come il contributo di autonoma sistemazione. «La ricostruzione è una sfida che questo Parlamento deve vincere», ha detto Patassini.
Attivissimo dalle fila di opposizione nel dibattito di questi giorni, Simone Baldelli (FI) porta inoltre a casa per il terzo anno di fila un bel risultato per le zone terremotate: 85 milioni di euro, frutto dei risparmi di gestione del Governo, saranno destinati ai territori del cratere. «Grazie all’iniziativa politica di Forza Italia – dice Baldelli -, anche quest’anno la Camera dei deputati (votando unanimemente un ordine del giorno al decreto terremoto presentato dal sottoscritto e firmato da tutti i gruppi) ha impegnato il Governo a destinare i suoi 85 milioni di tagli e di risparmi di gestione relativi all’ultimo anno alle popolazioni del centro Italia colpite dal terremoto. Con questo voto possiamo dire che negli ultimi tre anni, sempre su nostra iniziativa e con il sostegno di tutti i gruppi politici, siamo arrivati a far destinare ben 212 milioni di euro (47 milioni nel 2016, 80 nel 2017, 85 nel 2018). Un ringraziamento particolare per questa bellissima pagina di attività parlamentare a tutti i gruppi che hanno lodevolmente sostenuto questa iniziativa, all’ufficio di presidenza attuale, e all’ufficio di presidenza della scorsa legislatura, a cui in gran parte si deve questo straordinario risultato raggiunto. Una volta stanziati questi 85 milioni, con la legge di Bilancio, vigileremo e chiederemo conto al governo di come verranno spesi questi soldi».
Durante le dichiarazioni di voto è intervenuta anche la deputata dem e commissario alla Ricostruzione Paola De Micheli. Dopo un grazie collettivo per il lavoro svolto da Senato e Camera, De Micheli si è rivolta ai colleghi: «Vi chiedo di avere sempre un atteggiamento unitario e condiviso come istituzioni per affrontare la sfida del terremoto. I nostri concittadini che hanno subito questo dramma hanno bisogno non solo di buone leggi e ordinanze ma soprattutto di fiducia. Per continuare a vivere in quei luoghi bisogna essere convinti che lì ci sia un futuro. Sono settimane che apriamo cantieri. Si intensificheranno questa estate e vi chiedo di esserci. Anche ai colleghi che non sono originari del territorio: per dare il senso che è tutto il Paese che si occupa della ricostruzione. Questa ricostruzione sarà maledettamente difficile, più difficile delle precedenti. La situazione è completamente diversa da quelle che il Paese ha dovuto affrontare. Secondo me – ha concluso De Micheli -, una sola parte politica non ce la fa. Tutti i giorni abbiamo un motivo per dividerci, ma in questa situazione ce la facciamo solo se tra di noi e di fronte ai cittadini ci dimostriamo realmente uniti come istituzioni, senza mai abbassare la guardia. Venite a vedere le cose che stanno succedendo».
(Servizio aggiornato alle 14,45)
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