di Bruno Ferretti
Fra un mese (25 agosto) inizierà il 22° campionato dell’Ascoli in Serie B dopo aver riassaggiato per due stagioni la Serie A con il seguente esito: 10° posto finale nel 2005-2006 sotto la guida tecnica di Marco Giampaolo e Massimo Silva, retrocessione nel successivo campionato 2006-2007 con Attilio Tesser e poi Nedo Sonetti.
L’Ascoli ha disputato complessivamente 16 campionati di Serie A (14 con il presidente Rozzi e gli ultimi 2 con Benigni) e 21 di B. Numeri importanti che lo pongono al 37º posto nella graduatoria della “tradizione sportiva italiana” stilata dalla Federcalcio. Non è poco se consideriamo che è la squadra di un capoluogo purtroppo sceso sotto la soglia dei 50.000 residenti, davvero pochi.
Dopo la retrocessione fra i cadetti c’è stato anche il ruzzolone in Serie C, prologo del fallimento decretato dal Tribunale nel dicembre 2013.
Prendendo in esame gli ultimi 9 campionati di B, cioè quelli dopo la retrocessione dal massimo campionato, fino agli ultimi tre della gestione Bellini, il migliore è stato senza dubbio quello del 2007-2008 con la guida tecnica di Ivo Iaconi, abruzzese di Giulianova. Fu quello un campionato davvero anomalo con sei squadre in fuga fin dalla prima fase e che arrivarono in fondo. L’Ascoli tentò per tutto il torneo di agganciarsi alla zona playoff ma senza esito.
Comunque la squadra allenata da Iaconi ottenne un onorevole 8° posto con 62 punti, e resta quello il miglior risultato dei bianconeri negli ultimi dieci anni. Furono promossi in A Chievo, Bologna e Lecce.
Ovviamente meritano il podio anche le grandi salvezze in rimonta ottenute prima da Fabrizio Castori (2010-2011) e poi da Massimo Silva (2011-2012). Due miracoli sportivi raggiunti in extremis anche considerando la precaria situazione economica societaria. L’Ascoli di Castori raggiunte l’obbiettivo all’ultima giornata battendo 3-0 (gol di Moretti e doppietta di Feczesin) mentre l’Ascoli di Silva vinse l’ultima partita 0-2 a Padova con reti di Pasqualini e Soncin.
Gli ultimi tre campionati di B, quelli dell’era belliniana, sono stati assai deludenti con tre salvezze una più sofferta dell’altra. Ora si riparte con la “Bricofer” di Massimo Pulcinelli affiancato dai soci ascolani Giuliano Tosti (presidente) e Gianluca Ciccoianni, con tanta gente nuova e tanta voglia di tornare a competere per obiettivi più nobili.
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