Oltre due ore di interrogatorio nel carcere di Marino del Tronto: Innocent Oseghale, accusato dell’omicidio di Pamela Mastropietro, oggi è stato sentito dal procuratore Giovanni Giorgio (presente anche personale della Pg). C’erano anche i legali del 29enne. Quello che ha detto ai magistrati è stato secretato per 30 giorni. Dunque al momento nulla si può sapere su cosa il 29enne nigeriano ha detto agli inquirenti: se abbia ancora una volta negato i fatti, se abbia ammesso qualcosa o fornito una nuova ricostruzione dell’accaduto.
L’interrogatorio è iniziato verso le 12 di questa mattina ed è proseguito poi fino a circa le 14,30. A chiedere di essere sentito era stato lo stesso Oseghale una volta che si sono chiuse le indagini. L’ultima versione che l’uomo aveva dato su ciò che accadde il 30 gennaio scorso fu che lui era in casa sua, in via Spalato 124, insieme a Pamela Mastropietro. Ha detto che la ragazza si era sentita male e che l’aveva fatta stendere sul letto. Ha detto inoltre di essere uscito di casa lasciando la 18enne sola con Desmond Lucky (altro nigeriano indagato per omicidio e che poi è uscito dall’indagine) e che rientrando non aveva più trovato il connazionale. La ragazza invece era già stata uccisa e il corpo messo dentro i trolley. Questa era l’ultima versione fornita da Oseghale prima dell’interrogatorio di questa mattina. Il nigeriano è assistito dagli avvocati Simone Matraxia e Umberto Gramenzi.
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