Dopo due anni di trattativa, due scioperi generali, la perdita di oltre 600.000 lavoratori e circa 120.000 imprese negli ultimi dieci anni nel settore dell’edilizia, è stato raggiunto l’accordo del contratto nazionale sottoscritto da Fillea-Cgil, Filca-Cisl, Feneal-Uil con Ance e Coop.
Un traguardo importante che vede coinvolti più di 1 milione di lavoratori nel paese e circa 10.000 addetti iscritti alla Cassa Edile di Ascoli Piceno e Fermo. Le organizzazioni sindacali sottolineano l’importanza dell’accordo sull’aumento salariale pari a 55 euro per l’operaio comune (che diventano 71,50 euro per l’operaio specializzato) ed un ulteriore aumento di 2 euro (che diventano 2,6 euro per operaio terzo livello) del contributo obbligatorio per la previdenza complementare (Fondo Prevedi), un aumento totalmente a carico delle imprese per le aliquote per sanità integrativa (0,35% massa salari) e del Fondo Prepensionamento (+ 0,10% per arrivare allo 0,20). Altra novità importante è il potenziamento del fondo nazionale per il ricambio generazionale e l’istituzione di un fondo per incentivare l’occupazione giovanile.
E’ stata mantenuta la funzione salariale del contratto con aumenti sui minimi, in piena sintonia con l’Accordo Interconfederale del 9 marzo scorso firmato tra Cgil, Cisl, Uil e Confindustria e soprattutto si è mantenuta e consolidata la contrattazione territoriale che riparte dal 1 luglio 2019. Fillea, Filca e Feneal di Ascoli Piceno e Fermo avevano sollecitato l’apertura del tavolo di discussione del contratto territoriale già da tempo, proprio nell’ottica di un miglioramento delle condizioni dei lavoratori, di regole condivise con le imprese e di una maggiore efficienza e funzionalità operativa della Cassa Edile e di tutti gli Enti Bilaterali. Il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro della scorsa settimana conferma quanto già evidenziato nella piattaforma territoriale presentata a dicembre: la contrattazione di secondo livello diventa ancora più importante per il nostro territorio coinvolto nella ricostruzione post sisma e per questo necessita di una sempre maggiore sinergia tra le organizzazioni sindacali e le associazioni datoriali, con l’obiettivo di garantire una sempre più efficiente gestione degli Enti Bilaterali, una attenta qualità nella ricostruzione e una attenzione massima sulla sicurezza dei lavoratori e sulla legalità negli appalti.
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