Procede a passo spedito la messa in sicurezza dell’Eremo di San Leonardo, il monastero situato tra il Monte Sibilla e il Monte Priora, a oltre 1.000 metri di altitudine, uno degli angoli più antichi e suggestivi dei Sibillini. Parola del sindaco di Montefortino Domenico Ciaffaroni, che anticipa: «I lavori dovrebbero terminare al massimo entro mercoledì 25 luglio. Si potrà riaprire un pezzo di chiesa, la parte non danneggiata. Voglio ringraziare la ditta Alessandrini perché lavorare in quelle condizioni è veramente difficile. Hanno dimostrato una grande professionalità, a dimostrazione che impegno e serietà pagano sempre. Dopo l’Infernaccio si riesce a restituire sia ai fedeli di Padre Pietro, che sono tantissimi, sia alle migliaia di turisti e famiglie uno degli angoli più suggestivi d’Italia, raggiungibile con una passeggiata tranquilla immersi nella natura».
L’Eremo di San Leonardo è da sempre una delle mete preferite dagli escursionisti, soprattutto dopo che lì si insediò Padre Pietro Lavini, uomo di lena che ne curò pietra su pietra il restauro sin dagli anni settanta. Lavini venne a mancare nel 2015, un anno prima del sisma che ha reso inaccessibili le Gole dell’Infernaccio, luogo da cui parte il sentiero più battuto per arrivare in loco, isolando (e danneggiando) anche il manufatto risalente all’anno 1000. Oggi, per fortuna, il percorso è praticabile, e la riapertura di una parte della chiesetta non può che essere salutata come una bella notizia.
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