di Renato Pierantozzi
Via libera alla cessione delle due farmacie comunali di Brecciarolo e Porta Romana. Il Consiglio comunale con i voti a favore della maggioranza e 4 contrari dell’opposizione ha approvato l’atto che prevede il piano di razionalizzazione dei punti vendita comunali.
Se ne vendono due per aprirne una nuova all’Oasi. Contrari i grillini e il Pd, mentre gli esponenti della maggioranza hanno difeso fino in fondo la scelta dell’alienazione. «Ho votato a favore – dice il consigliere comunale di maggioranza Simone Matteucci – nel momento in cui il servizio verrà garantito lo stesso e i proventi della vendita (oltre 2 milioni) potranno essere in qualche modo investiti sull’acquisto dei parcheggi. Se mai si comincia mai si parte. L’aspetto politico è che il servizio ai cittadini non verrà meno: sarà a carico dei privati che in qualche caso gestiscono anche meglio del pubblico. Inoltre la nuova sede al centro commerciale è destinata a guadagnare di più di quelle che saranno cedute. In un paio d’anni le scelte fatte oggi ci daranno ragione». Nettamente contrario alla vendita anche il grillino Massimo Tamburri: «Non vediamo razionalità in questa operazione -dice- anzi vediamo una mancanza di programmazione visto che è una storia che parte nel 2012 in modo sbagliato con la previsione di una gestione pubblico-privato. Le assunzioni erano già previste e in prospettiva si potevano avere cinque farmacie. Siamo assolutamente contrari ai privati. Con una idonea programmazione degli orari di apertura in vista di quella nuova si sarebbe potuto evitare la vendita. Invece ne vendiamo due entrambe in utile. Perché non si è pensato a migliorare i servizi? Per noi si va verso un peggioramento della situazione complessiva». «Vogliamo avere chiarezze sulla base d’asta di 2,2 milioni – accusa il capogruppo del Pd, Francesco Ameli – si vanno a dismettere servizi territoriali a porta Maggiore e Brecciarolo per sbilanciare ancora di più la città verso est e il centro commerciale. La scelta di vendere è giustificata dal fatto della mancanza del personale. Chiediamo di utilizzare le risorse per la città, a partire dalle zone degradate del centro storico, invece che per tappare i buchi di bilancio come avvenuto nel caso della vendita del gas».
(servizio aggiornato alle 20,04)
Ascoli, l’asta per la vendita delle farmacie partirà da 2,2 milioni
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