di Andrea Ferretti
Ad Ascoli Piceno si avvicina il giorno più importante dell’anno. Arriva il 5 agosto che oltre alla ricorrenza di Sant’Emidio, patrono e protettore della città, vede quest’anno anche il contemporaneo svolgimento della Quintana. Ma sarà una festa speciale perchè è l’occasione per annunciare un gemellaggio tra la Diocesi di Ascoli e quella di Trier (la tedesca Treviri) – idea lanciata proprio dagli alti prelati tedeschi – dopo che tra le due Amministrazioni comunali il gemellaggio venne istituito l’11 gennaio 1958. Quale migliore occasione allora per celebrare il Sessantennale di quella stretta di mano e di quelle firme tra il sindaco di Ascoli Serafino Orlini e il burgmaister di Trier Heinrich Raskin?
Governi cittadini e amministratori in oltre mezzo secolo ne abbiamo avuti a decine, ma il legame tra le due terre è rimasto forte. Soprattutto per merito di chi si è impegnato, ultimamente addirittura battuto, perchè questo ricordo non svanisse nel nulla nell’era dominata da playstation, cellulari e dal tutto e subito. Sulla sponda ascolana gran parte del merito va a Giovanni Cipollini, funzionario del Comune in pensione, il quale ha mantenuto saldi i contatti con l’instancabile Bettina Von Engel, colei che sull’altra sponda più di tutti ha fatto in modo che si potesse tagliare questo 60° compleanno. Di recente una delegazione ascolana si è recata a Treviri per rinnovare “l’impegno” e una delegazione tedesca sta per arrivare ad Ascoli. Molti ascolani magari sanno che a Trier nel 1818 è nato Carlo Marx, ma molto prima di lui (nel 279) Trier è la città che dette i natali a Emidio divenuto poi vescovo di Ascoli. E viale Treviri, a Porta Romana, poteva tranquillamente chiamarsi viale Trier. Bettina Von Engel si era quasi arresa di fronte ai “lunghi silenzi” ascolani, ma ora sembra che queste benedette “nozze di diamante” debbano proprio celebrarsi. La festa comincia sabato 4 agosto con l’arrivo ad Ascoli della delegazione tedesca che alloggerà all’Hotel Guiderocchi. Alle 13 il ricevimento dal vescovo Giovanni D’Ercole e pranzo in giardino, alle 18 la messa al tempietto di Sant’Emidio alle Grotte concelebrata dal vescovo di Trier, Stephan Ackerman, e dal suo ausiliare Jorg Michael Peters. Poi alle 20 tutti a Piazza Arringo per ammirare l’Offerta dei Ceri, il prologo della Quintana. Domenica 5 agosto ricevimento ufficiale in Comune alla presenza del padrone di casa (il sindaco Guido Castelli), dei vescovi di Trier, di quello di Ascoli Giovanni D’Ercole e dei membri dell’Associazione “Sant’Emidio nel mondo”. Alle ore 18 messa in Duomo concelebrata dai tre vescovi, quindi la processione. Lunedì 6 agosto alle 9 partenza per i luoghi del terremoto dove alle 11, ad Acquasanta, avverrà lo scoprimento della targa presso il Centro polifunzionale, poi un saluto al sindaco di Arquata del Tronto al quale verranno donati 1.000 euro. Due anni, dopo la catastrofe, inviarono un assegno di 12.000 euro al vescovo D’Ercole. Poi sosta all’Abbazia di Valledacqua e quindi ritorno ad Ascoli per la messa al monastero delle Suore Benedettine di Sant’Onofrio. Martedì 7 partenza i saluti e la partenza per la Germania.
Intanto l’Emygdium Museum – nel complesso di Sant’Ilario, a due passi dal tempietto di Sant’Emidio alle Grotte – si è arricchito di nuove donazioni da parte dei fedeli, compreso il medaglione d’argento realizzato dall’orafo ascolano Pietro Angelini (per la prima volta il patrono è raffigurato con sullo sfondo il tempietto di Sant’Emidio alle Grotte) e tutto è pronto per la grande festa di Sant’Emidio. Un giorno doppiamente speciale per l’Associazione “Sant’Emidio nel mondo” he ha stilato un programma che inizia giovedì 2 agosto (ore 18,30 nella sala Santa Polisia) con una conferenza di Elisa Vagni su “Il complesso cimiteriale di Sant’Emidio alle Grotte” introdotta dall’assessore comunale alla cultura Piersandra Dragoni. Sabato 4 alle ore 18 la messa concelebrata dai due vescovi di Trier e domenica 5 alle ore 10 quella del parroco del Sacro Cuore. E che la festa di Sant’Emidio sia quest’anno davvero speciale lo conferma anche la concomitanza con un avvenimento sportivo di rilievo, cioè la prima partita ufficiale della rinata società Ascoli Calcio che sabato pomeriggio deve conquistare il passaggio di turno in Coppa Italia. Una festa che il 5 si chiuderà con i tradizionali “spari” e che, almeno stavolta, sembra possa accontentare proprio tutti.
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