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Ascoli Servizi difende la discarica:
«Relluce non è una bomba ambientale»
Castelli scrive al ministro dell’Ambiente

ASCOLI - Dopo l'assoluzione dell'ex presidente Fulvio Mariotti torna d'attualità la situazione del sito al momento chiuso: «Non c'è stato inquinamento delle falde e dei terreni»
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Da sinistra Gaetano Rozzi, Guido Castelli e Fulvio Mariotti

Dopo l’assoluzione (perché il “fatto non sussiste”) dell’ex presidente della società, Fulvio Mariotti, dall’accusa di aver inquinato i terreni, i  vertici attuali e passati di Ascoli Servizi Comunali tornano a difendere con forza il sito che ospita la discarica di Relluce. «Ogni anno prendiamo denunce perché c’è il superamento dei limiti di metalli nei terreni -dice il presidente Andrea Zambrini– ma dal 2012 stiamo aspettando che la Provincia fissi i limiti relativi al sito. E’ stato dimostrato che non ci sono falde sotto alla discarica e quindi le acque non possono essere inquinate. Inoltre la società non ha più pendenze con l’Ata come eravamo stati accusati per cifre milionarie. Anzi alla fine dalle varie compensazioni abbiamo dovuto versare solo 100/150.000 euro.

Andrea Zambrini

Critico anche il consigliere di amministrazione Matteo Antonelli, socio privato di Asc tramite Ecoinnova. «Anche per le operazioni di “capping” (copertura delle vecchie vasche, ndr) siamo al momento bloccati -dice- perché il materiale che abbiamo messo, seppur drenante, è di 10 cm invece di 4 cm. Inoltre in altre zone sono state autorizzate soluzioni alternative allo scarico di centinaia di migliaia di metri cubi. L’ultima mossa per bloccarci la vaschetta è stata la presenza della comunità Ama per cui abbiamo individuato due sedi alternative all’interno del Comune di Ascoli». Dopo l’assoluzione, al termine dell’ennesimo processo arrivato da quando aveva ricevuto (dalla fine del 2010) l’incarico di presidente di Asc, torna a parlare anche Mariotti.  «Ho vissuto anni difficili -dice- e di tensioni. Ho avuto un infarto e varie operazioni. Ho dovuto lottare da solo anche perché sono stato lasciato solo dalla società. I procedimenti potevano essere conclusi con il pagamento di un’ammenda, invece, ho preferito sottopormi ad un processo.  Duro anche il commento del sindaco Castelli. «Sto cercando di avere un appuntamento con il ministro dell’Ambiente Costa -annuncia il sindaco- per spiegargli la situazione di Relluce. Dopo l’assoluzione di Mariotti vorrei capire se in questi anni siamo stati perseguitati o dei visionari».

rp


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