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Relluce, D’Erasmo replica a Mariotti:
«E’ lui che si è autodenunciato
e la società non ha coperto le vasche»

ASCOLI - Il presidente denuncia: «A tutt’oggi Ascoli Servizi Comunali non ha provveduto a distanza di vari anni alla copertura delle vasche esaurite, mentre nel marzo scorso l’azienda comunicava che avrebbe ultimato i lavori entro il 30 giugno scorso, termine già ampiamente disatteso»
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Caso Relluce, dopo le accuse di Ascoli Servizi e dell’ex presidente Fulvio Mariotti arriva la dura replica del presidente della Provincia, Paolo D’Erasmo: «In merito alla vicenda giudiziaria della discarica di Relluce intendo ribadire -afferma il numero uno di Palazzo San Filippo- come più volte già ampiamente esplicitato pubblicamente e nelle competenti sedi istituzionali, che la Provincia ha sempre agito con trasparenza, imparzialità e correttezza adempiendo alla normativa di riferimento».

Paolo D’Erasmo

D’Erasmo aggiunge: «Entrando nello specifico -dice il presidente- vorrei evidenziare che lo sforamento dei parametri di legge all’origine dei procedimenti giudiziari, sono stati comunicati dalla stessa Ascoli Servizi Comunali in sede di auto controllo previsto dalla normativa vigente. L’azienda li ha, infatti, indicati nella produzione delle analisi per il monitoraggio effettuate dal proprio laboratorio di riferimento. La Provincia non ha fatto altro che comunicare, come prescritto dalla normativa, alle autorità competenti la presenza di inquinamento organico segnalato dal laboratorio. Pertanto, si è verificata, una sorta di “autodenuncia” da parte di Ascoli Servizi Comunali. Questi dati sono stati quindi segnalati, come atto dovuto, alle autorità preposte che hanno valutato autonomamente le azioni da intraprendere. Vorrei inoltre rilevare che, a tutt’oggi, Ascoli Servizi Comunali non ha provveduto a distanza di vari anni alla copertura delle vasche esaurite e che nel marzo scorso l’azienda comunicava che avrebbe ultimato i lavori entro il 30 giugno scorso, termine già ampiamente disatteso. L’Amministrazione provinciale -conclude- è abituata a parlare “per atti e procedimenti” e quindi ritengo superflua ogni ulteriore polemica o considerazione se non che l’obiettivo primario dell’Ente è stato sempre e continua ad essere quello di salvaguardare l’ambiente e la salute dei cittadini, attuando in modo scrupoloso ed attento le disposizioni di legge nel rispetto delle proprie competenze e prerogative» .

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