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Troppo brutto per essere vero
L’Ascoli deve cambiare tutto:
gioco, ritmo e personalità

CALCIO - La squadra di Vivarini deve reagire in fretta dopo la figuraccia con la Viterbese. Servono rinforzi in tutti i reparti, un gioco più offensivo e maggiore velocità
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I tifosi della curva sud prima della sonora batosta (Foto Edo)

di Bruno Ferretti

La falsa partenza dell’Ascoli ha lasciato i tifosi senza parole. Il calcio di agosto spesso non è veritiero, con squadre ancora in costruzione e una condizione atletica ancora insufficiente. E i risultati riservano, spesso, sorprese anche clamorose. Come clamoroso è stato certamente il ko incassato al “Del Duca” con la Viterbese, squadra di categoria inferiore e poco più che volenterosa. Perdere ci può stare ma l’Ascoli ha… esagerarto. Lo 0-4 finale ha il sapore di un vero tracollo. Una disfatta senza precedenti nel debutto in Coppa Italia. La squadra di Vivarini, esordiente al “Del Duca” come Brosco, Kupish, Cavion e Beretta, è apparsa mal disposta e carente in tutti i reparti. Oltre ai 5 gol incassati (due per tempo), altri tre poteva subirne se la Viterbese non avesse commesso errori clamorosi in contropiede. Di contro l’Ascoli ha avuto solo un paio di conclusioni.
Gli oltre 4.000 tifosi bianconeri, (38 quelli ospiti in curva nord) sono tornati a casa molto delusi, dopo una figuraccia di questo tipo. Come delusi hanno lasciato il “Del Duca” il presidente Giuliano Tosti, il maggiore azionista Pulcinelli, giunto da Roma con alcuni collaboratori della Bricofer, il dg Lovato, il ds Tesoro e tutta la dirigenza.

Massimo Pulcinelli in tribuna con Gianluca Ciccoianni (Foto Edo)

È svanita così la possibilità di riassaporare per una volta il sapore della Serie A. Domenica prossima 12 agosto, infatti, a Genova contro la Sampdoria dell’ ex Giampaolo ci sarà la Viterbese Castrense.
Non è il caso, tuttavia, di faer drammi o disfattismo. Siamo al primo passo e bisogna aspettare il campionato dove l’Ascoli arriverà con 15 giorni di preparazione in più e, soprattutto, con la squadra al completo. Probabilmente, anzi sicuramente, sarà un’altra musica.
Il mercato chiuderà il 18 agosto e nei dodici giorni che mancano i bianconeri dovranno rinforzare tutti i reparti. E piazzare altrove quei 7-8 calciatori che non rientrano nei programmi. Nel loro stesso interesse perché, restando, rischierebbero di non giocare mai, o quasi.
Troppo brutto per essere vero l’Ascoli strapazzato al “Del Duca”, ma diamo al nuovo trainer Vivarini tempo e fiducia per cambiare registro e mandare in campo una squadra vera, tenace, in grado di esprimere il proprio gioco. Non una formazione senza capo, né coda, quasi da torneo ricreativo estivo.


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