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Castelli: «Sì al plesso unico
con l’azienda ospedaliera»
E intanto prepara la “piazza”

ASCOLI - Il sindaco smentisce di aver cambiato idea sull'ospedale unico dopo il via libera dato nel 2014: «Favorevole solo in caso di istituzione dell'azienda ospedaliera»
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Si fa sempre più forte la mobilitazione del centro destra ascolano contro l’ospedale unico. Il “capo popolo” è il sindaco Guido Castelli, ormai agli sgoccioli del suo mandato all’Arengo e pronto a ricollocarsi nelle prossime sfide elettorali (Comunali, Europee e Regionali in ordine di uscita). Giovedì pomeriggio alla Casa Albergo Ferrucci, Castelli ha radunato le “truppe” a difesa dell’ospedale di Ascoli.
Nella circostanza è stato costituito un comitato cittadino, definito rigorosamente apolitico e apartitico, che promuoverà le necessarie azioni di mobilitazione aggiungendosi a quanto sarà messo in campo da partiti e movimenti politici. Castelli, nel 2014 favorevole al plesso unico, ha poi voluto ricordare come la posizione del Comune di Ascoli, in materia di ospedale unico, sia “sempre stata univoca e coerente nel tempo”. «L’amministrazione comunale -afferma il sindaco- non si è mai sottratta alla sfida di un nuovo ospedale unico tra Ascoli e San Benedetto ma ha sempre preteso che la nuova struttura fosse realizzata secondo lo schema organizzativo dell’azienda ospedaliera, esattamente come a Pesaro. In questa logica, avevamo persino ipotizzato di cedere gratuitamente un terreno di proprietà comunale in località Campolungo di Ascoli Piceno, luogo ubicato nel nostro territorio comunale ma baricentrico tra Arquata e Cupra Marittima. Il piano socio sanitario regionale varato dal Presidente Spacca il 16 dicembre 2011 per la programmazione per gli anni 2012/2014 aveva accolto questa nostra proposta prevedendo l’istituzione dell’azienda ospedaliera Marche Sud. L’azienda in effetti comporta autonomia di bilancio e di risorse, certezza di alte specializzazioni e di personale adeguato. Ciò avrebbe giustificato il “sacrificio” di un solo ospedale per le 2 città. Purtroppo Ceriscioli ha cancellato quanto stabilito dal consiglio regionale guidato da Spacca e ha imposto l’unificazione dei due ospedali senza Azienda Ospedaliera. Un’impostazione che, politicamente parlando, sta tra la rapina e la truffa».
Al termine della riunione sono stati programmate alcune iniziative, in aggiunta alla raccolta di firme, e in particolare un campagna di affissioni, un sito internet è una grande manifestazione cittadina da programmare per metà settembre.


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