Riparte il “mattone” nel Piceno trainato dal boom degli acquisti lungo la Riviera delle Palme. E’ quanto emerge da un’indagine del Collegio Geometri e Geometri Laureati di Ascoli che segnala come il solo segmento residenziale ha espresso una differenza di circa 60 milioni di euro tra le città di Ascoli e San Benedetto nel periodo che va dal primo semestre 2016 ad oggi. Se nel primo trimestre se ne contavano 47 per un valore totale che supera i 6 milioni di euro a giugno il numero delle transazioni è salito a 90 per un importo complessivo di più di 13 milioni di euro.
Pertanto San Benedetto è la città preferita per acquistare casa dove le compravendite sono passate da 71 nei primi tre mesi dell’anno a 102 nel secondo trimestre che in euro equivalgono a oltre 15milioni euro e mezzo, da gennaio a marzo, fino a raggiungere la cifra di oltre 18milioni di euro nei tre mesi successivi. Il mercato residenziale continua dunque a mostrare maggiore interesse sulla Riviera delle Palme ma considerato che l’aumento della popolazione non è proporzionale alle compravendite, è chiaro che la differenza è espressa dagli investimenti sulle seconde case. Il primo trimestre 2018 ha quindi visto Ascoli molto indietro rispetto a San Benedetto per quanto riguarda le transazioni. La differenza, sebbene persista, tuttavia, si è in parte ridotta nel secondo trimestre. Infatti tra il primo e il secondo trimestre 2018 la città delle Cento Torri ha raddoppiato le vendite e gli investimenti del cento per cento mentre San Benedetto si è limitata a un più 17 per cento ma nel computo complessivo del semestre, la differenza è del 79 per cento in favore di San Benedetto.
«Considerati i periodi presi in esame bisogno comunque ribadire che l’effetto sisma ha senza dubbio inciso nell’andamento immobiliare ma non è il motivo preponderante nella scelta d’investire al mare piuttosto che in una tra le più belle città storiche d’Italia – commenta Leo Crocetti presidente del Collegio Geometri e Geometri Laureati di Ascoli -. Da tecnici possiamo avere idee a riguardo ma le conclusioni dovrebbero trarle i politici, soprattutto all’esito del trend negativo demografico della provincia considerato che da dicembre 2016 a dicembre scorso sono stati persi 1.123 abitanti». Gli unici Comuni con saldo positivo sono Colli dl Tronto, Grottammare, Monsampolo e Monteprandone: tutti gli altri presenti nel territorio provinciale hanno visto ridurre il numero dei propri abitanti, perfino San Benedetto.
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