Il gol di Brosco che ha reagalato il pareggio all’Ascoli
di Bruno Ferretti
(fotoservizio Edo)
A un minuto dalla fine l’Ascoli pareggia con un gol del difensore Brosco che sugli sviluppi di un angolo trafigge in mischia il portiere avversario da pochi metri. Un gol molto importante perché evita ai bianconeri di Vivarini di cominciare il campionato con una sconfitta in casa. Una beffa per il Cosenza riteneva di avere in pugno vittoria visto che mancava uno solo dei sei minuti di recupero concessi dall’arbitro Volpe. Vivarini aveva mandato in campo tutti gli attaccanti: prima Ninkovic accanto a Beretta e Ardemagni poi anche Ganz nel disperato tentativo di recuperare. Ed è andata bene. Il Cosenza, vincendo, avrebbe festeggiato nel migliore dei modi il ritorno in B dopo ben 15 anni.
La partita sembrava ormai finita ma nessuno aveva fatto i conti con il guizzo di Riccardo Brosco difensore con il vizio del gol.
Il pareggio in casa con una matricola non è un risultato che soddisfa a pieno l’Ascoli, ma quando arriva così ci sono tante buone ragioni per essere soddisfatti.
Il primo tempo, giocato a ritmo lento e con manovre piuttosto prevedibili, ha una fiammata nella parte centrale. Dal possibile vantaggio dell’Ascoli a quello, a sorpresa, del Cosenza. Tutto nel giro di quattro minuti: al 16′ doppia occasione per i nostri, prima con Ardemagni servito in profondità da Baldini, sulla respinta dei calabresi Cavion tira a botta sicura ma il portiere Saracco salva di nuovo. Comprensibili le recriminazioni degli ascolani ma non è finita. Passano pochi minuti e il Cosenza passa in vantaggio con un gol dell’ex Maniero che raccoglie un traversone da destra di Tutino e batte da due passi Perucchini. Nella circostanza la difesa bianconera si fa cogliere impreparata. La reazione dell’Ascoli è generosa ma infruttuosa. Un paio di conclusioni da lontano non spaventano il portiere Sarraco.
Rispetto al passato campionato l’Ascoli è sceso in campo con una formazione rinnovata per nove undicesimi: i sopravvissuti sono Padella e Baldini. Tutti nuovi gli altri. In porta Perucchini, difesa a 3 con Brosco, Padella e l’ex primavera Quaranta (tornato dal prestito di Pistoia). Esterni Kupisz e D’Elia, a centrocampo Zebli fra Cavion e Baldini. In prima linea Ardemagni con Beretta.
ASCOLI (3-5-2): Perucchini; Brosco, Padella, Quaranta; Kupisz (12’st Frattesi), Baldini, Zebli, Cavion, D’Elia (23’st Ninkovic); Beretta (33’st Ganz), Ardemagni. A disposizione: Lanni, Scevola, Valentini, De Santis, Ganz, Casarini, Parlati, Addae, Valeau, Tassi. Allenatore: Vivarini.
COSENZA (3-5-2): Saracco; Capela, Dermaku, Legittimo; Corsi, Verna, Mungo, Garritano (15’st Palmiero), D’Orazio (36’st Idda); Tutino, Maniero (23’st Perez). A disposizione: Cerofolini, Di Piazza, Tiritiello, Schetino, Varone, Bearzotti, Anastasio, Pascali, Baez. Allenatore: Braglia.
ARBITRO: Volpi di Arezzo (assistenti Colarossi e Pagnotta, 4° ufficiale Zingarelli).
RETI: 19’pt Maniero (A), 50’st Brosco (A).
NOTE: ammoniti Maniero (C), Dermaku (C), Tutino (C) e Zebli (A) per gioco falloso, Brosco (A) per comportamento non regolamentare. Spettatori 5.852 per un incasso di 47.630. Angoli 8-5 per l’Ascoli. Recuperi: 1’pt; 7’st. Al 7’st allontanati per proteste quattro componenti della panchina aggiuntiva del Cosenza.
LA FOTOGALLERY DI EDO
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