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Il pari col Cosenza vale una vittoria
L’Ascoli ha i mezzi per crescere
Finale a 4 punte ma segna un difensore

SERIE B - Il punto rimediato all'ultimo giro di lancetta non è esaltante, ma la sconfitta sarebbe stata una beffa. La squadra è uscita tra gli applausi dei 6.000 del "Del Duca" che hanno apprezzato carattere e voglia di reagire. Domenica esame esterno a Perugia: in tribuna c'era l'allenatore Nesta
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Ardemagni subito in campo: l’attaccante è stato tra i più combattivi, uno dei migliori (Foto Edo)

di Bruno Ferretti

Dopo aver rischiato di iniziare il campionato con una sconfitta in casa, che avrebbe avuto effetto oltremodo negativo sul morale della squadra e dei tifosi, all’ultimo angolo, proprio sotto la sud, l’Ascoli ha trovato il gol del pareggio. Un risultato che, ottenuto contro la matricola Cosenza, non fa compiere salti di gioia, ma che ha mandato a casa il popolo bianconero soddisfatto e… bagnato. Soddisfatto per aver evitato il ko interno, bagnato per la pioggia caduta nella ripresa senza il riparo degli ombrelli che sono considerati armi improprie e quindi vietati all’interno degli stadi.

Cavion in contrasto aereo (Foto Edo)

Per l’Ascoli la sconfitta sarebbe stata una beffa perché i bianconeri hanno avuto in mano il pallino del gioco concedendo all’avversario solo qualche tiro da lontano. Nella formazione di partenza Vivarini ha schierato solo due giocatori della passata stagione, Padella e Baldini. Entrambi sono andati bene, e Baldini è stato fra i migliori. Un elogio lo merita Brosco che ha avuto il gran merito di firmare il pareggio risolvendo l’ultima mischia.

Per esprimere giudizi più attendibili bisogna aspettare altre partite, ma la prima impressione è positiva. L’Ascoli gioca palla a terra, ha un’idea di gioco (ovviamente da migliorare) con Vivarini che predilige una manovra offensiva. Ha schierato l’Ascoli con il 3-5-2 che però spesso si è trasformato in 4-4-2 con l’ex Bari, D’Elia, quasi sempre sulla stessa linea di Quaranta, Padella e Brosco. A centrocampo Zebli e Cavion hanno lavorato bene e con Casarini, Addae e Carpani, ci sarà solo l’imbarazzo della scelta. Così come in attacco con Ardemagni, Beretta, Ninkovic, Ganz, Tassi e Rossetti.

A Zebli le chiavi della cabina di regia (Foto Edo)

L’Ascoli ha chiuso con quattro punte. Vivarini ha inserito prima Ninkovic e poi Ganz giocandosi tutte le sue carte, ed è stato premiato. Poco conta che il gol scaccia guai sia stato realizzato da un difensore. Domenica prossima (altra gara alle ore 21) primo esame in trasferta a Perugia. A tal proposito, al “Del Duca” c’era uno spettatore molto interessato: Nesta, allenatore degli umbri, venuto a studiare il prossimo avversario.

 

 

Ascoli, Brosco evita la sconfitta Vivarini nel finale con quattro punte C’è ancora tanto da migliorare (Tutte le foto)


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