di Luca Capponi
(foto e video di Andrea Vagnoni)
E’ arrivato scortato due moto rombanti stile Harley e contornato dal consueto security staff. Un’entrata a dir poco scenica. Poi il palco, dove è stato accolto dalla colonna sonora del mitico telefilm “Perry Mason”, rito che si ripete ad ogni data dei suoi “Blitzkrieg“. Neanche il tempo di chiedersi perché, e il profluvio punk ha inizio. Senza fiato, senza tregua, un’apoteosi rock che prende il via con la spiaggia di “Rockaway Beach” per arrivare alla Sheena punk rocker. E poi ancora “I Wanna be your boyfriend”, “Surfin Bird”, “Pat Sematary“, “I wanna be sedated”, “Gabba Gabba Hey”, l’immancabile finale di “Blitzkrieg Bop”. C’è chi poga, c’è chi esulta, c’è chi si cimenta nel “crowd surfing” con la folla che lo sorregge. Ci sono anche alcuni bambini rock sulle spalle dei genitori. Insomma, l’atmosfera è quella giusta.
E il live di Marky Ramone non delude, forte di una agguerrita line up che vede Martin Blitz al basso, Greg Hetson alla chitarra e il tentacolare Iñaki Urbizu “Pela” alla voce. Un’ora e venti circa di spettacolo puro in piazza Arringo, per la prima data del “DistrArte Festival”, che in un fresco lunedì sera (sebbene fosse il 27 agosto) ha radunato un folto pubblico davanti ad una delle leggende della musica, lo storico batterista dei Ramones. Entrato nella band nel lontano 1978, Marky ne ha impresso a fuoco il marchio sulla sua vita artistica e non solo; ad ascoltare il concerto sembra veramente di tornare indietro ai tempi d’oro. Ad Ascoli, quantomeno negli ultimi anni, non era mai successo; stavolta, poi, qualità (dell’esibizione) e quantità (di persone presenti) sono andate per fortuna di pari passo. Anche grazie all’ingegno dell’associazione organizzatrice “7Ap” ed alla sponda del Comune, che ha fatto sì che l’evento fosse gratuito.
Marky, dal canto suo, era già arrivato in città il giorno prima, per una cena evento riservata ai fan tenutasi in un locale del centro, durante cui il mito si è anche cimentato in una jam session con gli intervenuti. Nonostante fosse seguito costantemente dalla sicurezza, non ha lesinato foto per gli ammiratori e non solo, rimbalzando l’immagine della città sui suoi canali social. Prima della fine del concerto, tra l’altro, ha ricevuto in dono una targa ricordo di travertino realizzata da Alessandro “Sasso” Virgulti. Ad accogliere Marky ad Ascoli anche il fotografo Henry Ruggeri, amico intimo e per anni fotografo dei Ramones, a cui ha dedicato una mostra di memorabilità attiva fino al 29 agosto nell’area archeologica di Palazzo dei Capitani (ingresso gratuito, orario 16-20). Il “DistrArte” calerà il sipario domani sera alle 21 con le performance di Asia Ghergo e Federico Cimini.
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