L’Ascoli non regala gioie ai suoi mille tifosi. Da Perugia sono tornati nel Piceno con un pizzico di delusione per il risultato (2-0) e per come esso è maturato. Con bus, pullmini e un centinaio di auto sono giunti in Umbria con il pieno di fiducia sul nuovo gruppo di Vivarini. Sugli spalti circa ottomila gli spettatori: l’ingresso in campo è stato salutato con una coreografia della nord locale, migliaia di bandierine di plastica biancorosse, led e lo striscione con su scritto “Voglio seguirti con sciarpa e bandiera, voglio cantare sempre Perugia alè”. Dall’altra parte i mille e più sostenitori del Picchio hanno risposto con una sciarpata.
Il viaggio d’andata è filato via liscio, con i tifosi che hanno scelto soprattuto strade alternative (via Norcia o Caldarola) per evitare il controesodo sull’A14.Il corposo spiegamento di polizia e carabinieri, fin dall’uscita dalla tangenziale urbana, hanno evitato qualsiasi contatto tra le tifoserie.
In tribuna era presente il patron Massimo Pulcinelli, il presidente Giuliano Tosti, soci ed esponenti del Cda della società bianconera, il sindaco Guido Castelli. Poca la voglia di parlare dopo il triplice fischio, in attesa di tempi migliori.
Cla. Ro.
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