Uno dei buchi praticati sul muro dai due scassinatori finiti al fresco
di Andrea Ferretti
Tentano di penetrano negli uffici per compiere il classico furto notturno, ma l’unica cosa che trovano sono le ancor più classiche manette della Polizia. E’ successo a due pregiudicati, il 52enne G.A. siciliano che abita a San Benedetto e il 58enne B.L. un croato che sbarca il lunario a Colonnella (Teramo). Ieri notte i due si trovavano in via Togliatti con una mira chiara e precisa: uno stabile occupato da numerosi studi professionali. Lo stesso da tempo monitorato dai poliziotti della Squadra Mobile di Ascoli e dai colleghi del Commissariato di San Benedetto. Ai quali non è sfuggita la presenza di due auto, già conosciute, usate dai noti pregiudicati specializzati in reati contro il patrimonio. A quel punto hanno atteso di coglierli in flagranza di reato e poi li hanno arrestati.
E’ accaduto che i poliziotti hanno atteso che uscissero dallo stabile in un orario in cui tutte le attività erano chiuse. Perchè a quell’ora? Hanno allora atteso che salissero in auto per poi bloccarle. I due avevano addosso evidenti residui di polvere di cemento e muratura, ma in quello stabile si erano recati sì per un… lavoro, ma non come muratori incaricati da qualcuno. Avevano infatti praticato alcuni fori di grosse dimensioni sui muri esterni per poter penetrare all’interno di alcuni uffici.
Nella loro auto anche un cassetta degli attrezzi, ben fornita, con vari strumenti molto utili per scassinatori, oltre a pile a led, guanti e tute da muratore. A questo punto è comico che negli uffici che i due avevano preso di mira non c’era nulla da rubare perchè sono sfitti, cioè vuoti. Viene in mente il film “I soliti ignoti”. Il capolavoro di Monicelli in cui la sgangherata banda di ladri è convinta che al di là del muro ci sia il Monte di Pietà, e invece dopo averlo buttato giù si ritrovano nella cucina di un appartamento.
Intanto, mentre la Polizia sta cercando di capire se alcuni furti analoghi possano essere riconducibili ai due, la coppia di ladri scassinatori si trova nel carcere di Marino del Tronto a disposizione del sostituto procuratore della Repubblica, Cinzia Piccioni.
Il materiale sequestrato dalla Polizia e, sotto, uno dei muri che avevano bucato
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati