di Bruno Ferretti
Sei partite, zero vittorie. L’Ascoli ancora non decolla, ma le attenuanti non mancano perché la squadra è quasi tutta nuova e ha bisogno di amalgamarsi. L’Ascoli ha bisogno, appunto, di diventare squadra. Fin qui, fra campionato, Coppa Italia e amichevoli, ha disputato 7 partite collezionando 3 pareggi (a Gubbio e a Pesaro in amichevole e col Cosenza al “Del Duca” in campionato) e 3 sconfitte (con la Viterbese in Coppa al “Del Duca”, a Foggia in amichevole e a Perugia in campionato) con appena 3 gol realizzati e ben 10 incassati. Nel bilancio, assai modesto, di questo primo scorcio di stagione ha inciso molto il pesante 0-4 nella prima (e ultima) partita di Coppa contro la Viterbese.
Anche a Pesaro, sabato sera, i bianconeri hanno convinto a metà. Vivarini, alla ricerca della formazione tipo, continua a fare esperimenti. Al “Benelli”, dove la locale tifoseria biancorossa da tanti anni è gemellata con quella bianconera, il tecnico ha provato il 4-3-1-2. In porta ha rispolverato Lanni causa un leggero infortunio di Perucchini, a centrocampo ha inserito Addae, nel trio offensivo Ninkovic dietro la coppia Ardemagni-Ganz. All’Ascoli poco interessava il risultato, bensì ottenere buone indicazioni dagli uomini in campo, vecchi e nuovi. Nella ripresa Vivarini ha dato spazio a tutti, in panchina sono rimasti solo il terzo portiere Scevola e Parlati. Al vantaggio di Frattesi (in crescita di condizione) nel primo tempo, ha risposto in avvio di ripresa Diop, omonimo dell’ex bianconero girato in prestito alla Paganese. Il risultato (1-1) è giusto viste le occasioni create da una parte e dall’altra per raddoppiare.
Nella Vis in particolare evidenza l’ascolano Petrucci, esterno offensivo ex Ascoli, Monticelli e Fermana che qualche settimana fa sembrava sul punto di passare dai “canarini” al Carpi in B. Ma l’attenzione dell’Ascoli e di tutta la Serie B adesso è concentrata sulla decisione che lunedì o martedì il collegio di garanzia del Coni deciderà sui ripescaggi e quindi sul format del prossimo campionato. Ovvero se continuerà a 19 squadre come nelle prime due giornate, o se tornerà a 22 come in passato.
QUARANTA RINNOVA – Danilo Quaranta, 21 anni, promettente difensore ha rinnovato per tre anni (scadenza 2021) il suo contratto con l’Ascoli dove è cresciuto nel settore giovanile. Quaranta, teramano, é rientrato dopo due stagioni di utile esperienza in Lega Pro con Olbia e Pistoiese.
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