«L’incidente sotto la galleria il Castello di Grottammare impone l’impegno non più procrastinabile, da parte di tutte le istituzioni, che il Piceno non sia più “l’imbuto del corridoio adriatico” e che si dia il via ad un’opera rilevantissima per la sicurezza, per la salute, per il turismo, per l’economia del nostro territorio e di tutto il sud delle Marche».
Parole di Pietro Colonnella, ex presidente della Provincia di Ascoli, sottosegretario del governo Prodi ed oggi alla guida dell’associazione Smart Piceno.
«La terza corsia, realizzata negli anni scorsi tra Rimini nord e Porto Sant’Elpidio, per un costo di circa 2,4 miliardi di euro e dalla lunghezza di 154 km, ha rappresentato una realizzazione importante. -continua- Oggi è indispensabile rilanciare la terza corsia da Porto Sant’Elpidio a San Benedetto e fino a Giulianova, interessando anche la Regione Abruzzo e i comuni del Teramano, rafforzando il collegamento tra la autostrada A14 adriatica con la autostrada A24 per Roma, 72 km per un costo di circa 1,5 miliardi di euro»
Di questo si parlerà anche durante un convegno che si terrà stasera alle 17 nel paese alto di Grottammare. «All’interno di questo progetto ci sarà da discutere con Autostrade e Anas anche l’annosa questione della bretella/circonvallazione tra il casello di San Benedetto e il casello di Grottammare, un’opera fondamentale per risolvere la congestione del traffico sulla statale 16 e per la salute dei cittadini che abitano sulla Statale Adriatica».
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