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Area Vasta 5, cambio al vertice:
Milani prende il posto di Capocasa

ASCOLI - La nomina è avvenuta lunedì mattina ad Ancona nel corso della giunta regionale che ha recepito l'indicazione proveniente dal direttore generale dell'Asur, Alessandro Marini. Il presidente Ceriscioli: «L'obiettivo principale è ridurre le liste di attesa»
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Cesare Milani

di Renato Pierantozzi

Ribaltone al vertice della sanità picena. La giunta regionale ha nominato il dottor Cesare Milani nuovo direttore generale dell’Area Vasta 5. Prende il posto di Giulietta Capocasa in carica dal 1° agosto 2015. La nomina è stata proposta dal direttore generale dell’Asur Alessandro Marini e poi approvata dalla giunta. Milani faceva parte della rosa dei papabili candidati insieme alla stessa Capocasa e Teresa Nespeca. E’ l’attuale responsabile della direzione amministrativa dell’Ospedale Mazzoni nonché consigliere comunale di Montefalcone Appenino e consigliere di amministrazione della Ciip spa. Definiti anche i nomi dei direttori delle altre Aree. A Pesaro va Roberto Magnoni, mentre ad Ancona resta Maurizio Beviliacqua, così come Alessandro Maccioni a Macerate e Licio Livini a Fermo. A seguito della scadenza dell’incarico, fa sapere la Regione, l’Asur ha predisposto un percorso di selezione, scaturito da un avviso pubblico proprio per questo incarico. Hanno risposto 49 candidati, i cui requisiti saranno verificati nel momento in cui verranno sottoscritti i contratti. «L’obiettivo principale dei direttori di area vasta e di quelli delle altre aziende resta l’abbattimento delle liste di attesa che, non solo rendono un cattivo servizio ai cittadini, ma ledono la fiducia nei confronti del nostro sistema sanitario regionale che resta tra i migliori in Italia. In questi anni – spiega il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli – gli investimenti per Asur in termini di risorse e personale sono stati ingenti. Sono mille e duecento i professionisti in più che lavorano nelle azienda sanitaria unica regionale. Altra priorità è stata quella di potenziare le dotazioni tecnologiche, questo è avvenuto anche grazie allo sblocco di duecento milioni di risorse in più che altrimenti sarebbero rimaste inutilizzate».

(servizio aggiornato alle 16,48)


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