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Lungo Castellano, muri ripuliti
Ma i cartelli in lamiera
sono ancora lì

ASCOLI - La prima parte della via è stata liberata dagli arbusti che stavano per arrivare fino al camminamento pedonale, ora manca la zona vicina al ponte di Porta Cartara. Per le insegne arrugginite e cadenti, invece, niente da fare, nonostante le promesse. Un vero pugno in un occhio al decoro
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I muri di Lungo Castellano ripuliti coi cartelli arrugginiti ancora in bella mostra (foto Vagnoni)

Chi ben comincia, anche se in ritardo, è a metà dell’opera. O almeno c’è da sperarlo. Finalmente, però, una parte della vegetazione che da tempo “addobbava” i muri del Lungo Castellano, tra la scuola “D’Azeglio” e il cinema “Piceno”, è stata rimossa. Giusto in tempo per evitare che arrivasse fino al camminamento pedonale. Restano, ora, gli altri “addobbi” situati sui muri di pietra a ridosso del ponte di Porta Cartara. Vegetazione, erbacce, piante spontanee che spuntano dai muri e col passare dei mesi…proliferano.

Uno dei cartelloni in lamiera

E’ la natura, per carità, niente di strano. Non si può fare lo stesso discorso invece per gli orrendi (ex?) cartelli pubblicitari di lamiera che, dopo anni e anni, divelti e arrugginiti, sono ancora lì a…lavorare. Sì, perché dopo tante promesse di rimozione e dopo essere stati rimpiazzati dai “colleghi” più nuovi situati sul lato opposto, è stato chiesto loro lo “straordinario”; lavoro ben oltre la pensione, nonostante qualcuno sia lì lì per cedere. Ma niente, il Comune ce li lascia (ed evidentemente ci monetizza) e gli attacchini non si fanno scrupoli a usarli per affiggere pubblicità o manifesti mortuari. Un vero pugno in un occhio al decoro. 

Metà dell’opera è stata fatta, si diceva. Per l’altra metà, occorre dunque attendere la pensione. O che qualche cartello cada…sul lavoro, eliminandosi da sé.

Lu. Ca.  

 

 


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