Il Movimento 5 Stelle ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Ascoli. Esposto trasmesso anche al Ministero dell’Ambiente, al Consind, alla Provincia di Ascoli, al Comune di Maltignano e al commissario liquidatore del fallimento Unieco. L’hanno firmato il consigliere regionale Peppino Giorgini e Maurizio Mancini. I quali ripercorrono le varie fasi che hanno portato a questa decisione, ed entrano nel merito della delibera numero 306 del 12 dicembre 2017 di Piceno Consind chiedendo lumi sul “perchè un ente pubblico debba spendere 408.000 euro per far ottenere un titolo abilitativo a una società privata?” aggiungendo: “In virtù di tale contratto tra Consind e Uniproject all’articolo 5 si prevede la divisione delle spese al 50%: perchè il Consind deve partecipare se le opere sono ad esclusivo beneficio della ditta privata? Perchè sono stati affidati i lavori direttamente all’Uniproject calcolando un ribasso d’asta del 20% come se vi fosse stata una vera e propria procedura di evidenza pubblica? Se ci fosse stata una gara – scrivono – il ribasso d’asta avrebbe potuto essere maggiore. Appare incomprensibile l’affidamento diretto dei lavori all’Uniproject su un’area demaniale come il fiume Tronto senza gara di evidenza pubblica. Appare evidente che l’articolo 5 del contratto specifica che i lavori da eseguire sono all’interno dell’impianto, e appare del tutto incongruo – concludono – in quanto l’argine del fiume, che rappresenta la sede in cui dovranno essere eseguite le opere più importanti, è indiscutibilmente fuori dall’impianto di trattamento e di conseguenza i lavori avrebbero dovuto essere affidati con una pubblica gara”.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati