Riparte il confronto sulla situazione dei magistrati e procuratori onorari nonché dei giudice di pace. Si tratta di circa 100 persone che lavorano, anche da 20 anni, nei sei tribunali delle Marche (Ancona, Ascoli, Fermo, Macerata, Pesaro e Urbino). Nei giorni scorsi si è riaperto il sottosegretario alla Giustizia, Jacopo Morrone ha riaperto il Tavolo di confronto dopo che la precedente riforma Orlando aveva posto dei paletti proprio sull’attività degli “onorari”. «Ho apprezzato l’impegno e la disponibilita’ emersi dalla prima riunione del Tavolo tecnico per la riforma della Magistratura onoraria», ha commentato Morrone.
Al centro dell’incontro in particolare ci sono stati i temi relativi all’istituzione dell’Ufficio del Processo e ruolo del magistrato onorario al suo interno, emolumenti e previdenza, incompatibilita’ e temporaneita’ dell’incarico. In ballo ci sono, in tutta Italia, oltre 5.000 professionisti, che trattano circa 2 milioni di procedimenti annui. Lo stesso Morrone si e’ detto ‘critico’ nei confronti della ‘riforma Orlando’ e ha affermato di essere “sensibile rispetto alle perplessita’ e alle proteste” della categoria. Il sottosegretario ha assunto «l’impegno di insediare questo Tavolo, per trovare insieme soluzioni che possano contribuire positivamente al lavoro di una revisione della riforma. L’ipotesi del ‘colpo di spugna’ è quella estrema e la proporrei al Governo solo se, al termine dei lavori, si evidenziasse l’impossibilità di trovare una sintesi. La mia volontà è quella di trovare la strada per modificare e revisionare la riforma». Tra le proposte c’è quella di individuare un ‘doppio binario’ che riguardi, da un lato, chi ha già svolto questa attività per diversi anni e che quindi non può trovarsi ad affrontare regole diverse in corso d’opera, e dall’altro lato, chi si affaccia ex novo a questa professione. La prossima riunione è in programma il 22 ottobre.
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