Uno degli angoli più magici del Piceno è sicuramente Meschia, piccolo borgo di pietra incastonato tra i boschi del comune di Roccafluvione. Un luogo suggestivo e spettacolare per chi ama la natura, purtroppo anch’esso minato dal sisma del 2016, le cui tradizioni per fortuna sono dure a morire. Quest’anno due tra le iniziative più note, che originariamente si svolgevano in periodi diversi, si uniranno idealmente in una sola entità; il prossimo 3 e 4 novembre, dunque, spazio a “Il carbonaio alla fiera del marrone”, che mette insieme l’evento dedicato al prelibato frutto e quello che riporta in auge l’antico mestiere del carbone.
Una parte del borgo di Meschia (foto dal sito del Fondo Ambiente Italiano)
Il programma, ancora in fase di definizione, prevede convegni (il 3 ce ne sarà uno a tema “Castanicoltura e prospettive future nel nostro territorio; Lo stato attuale della lotta biologica al cinipide del castagno”), musica popolare, enogastronomia e persino l’allestimento di una piccola carbonaia con filone produttivo del carbone di castagno (il 4 novembre dalle 11). E poi ancora, sempre il 4, l’inaugurazione del “Museo del bosco” e della mostra fotografica storica del “Carbonaio di Meschia”, stand prelibati con caldarroste, polenta del carbonaio, carni alla brace, dolci di marroni, canti e giochi di altri tempi più, chicca, il concerto dei Sibylla Moris.
“Il carbonaio alla fiera del marrone” è organizzato dal Comune con il contributo della Camera di Commercio di Ascoli e del Comitato Sisma Centro Italia.
Lu. Ca.
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