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Serie B, non si torna indietro:
campionato a 19 squadre,
ma le bocciate vanno in Tribunale

CALCIO - Il collegio di garanzia del Coni, presieduto da Frattini, ha così deciso creando forte malcontento. Società pronte a ricorrere alla giustizia ordinaria. Martedì 2 ottobre in aula il Catania, primo club a ribellarsi a Federcalcio e Lega B
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di Bruno Ferretti

Allora è deciso. Non ci saranno ripescaggi e la Serie B 2018-2019, giunta già alla sesta giornata, e il campionato proseguirà a 19 squadre. Per gli organi della giustizia sportiva è così, per quelli ordinaria… chissà. Già, perché le società “respinte” hanno annunciato in blocco che non hanno intenzione di arrendersi di fronte a quello che considerano un vero sopruso, e per avere giustizia si rivolgeranno ai Tribunali ordinari. Insomma non mollano. Niente ripescaggi, ma ancora non è detta l’ultima parola. Siena, Catania, Novara, Ternana e Pro Vercelli restano a bocca asciutta dopo la soluzione definitiva del collegio di garanzia del Coni, che ha respinto il ricorso contro il provvedimento voluto dal commissario della Figc, Roberto Fabbricini, che aveva bloccato i ripescaggi per la serie cadetta. Grande delusione, ma anche tanta rabbia, per i club che avevano sperato nella promozione a tavolino e che ora sono pronti a giocarsi l’ultima carta: il ricorso al TFN. Il Catania ha già proceduto a inoltrare la propria istanza che verrà trattata martedì 2 ottobre, mentre Novara e Pro Vercelli stanno già preparando il ricorso.

La sede del Coni nazionale a Roma

ULTIME SPERANZE – “L’epilogo dell’assurda vicenda del campionato di serie B ha certificato la perdita di credibilità di chi governa il calcio italiano – ha dichiarato Salvo Pugliese, sindaco di Catania – il fatto è che si è arrivati a questo epilogo in totale spregio delle regole e del diritto per la mera volontà di chi vede nel calcio non la passione condivisa da milioni di persone ma una fonte di guadagno e di lucro. Personaggi che hanno scritto una delle pagine più squallide della storia dello sport più amato dagli italiani”. Gli fa eco il presidente della Ternana, Salvo Ranucci: “Innanzi tutto sono dispiaciuto per la nostra tifoseria perché non siamo riusciti a portare a casa il risultato che tutti noi avremmo desiderato. Non per colpa nostra ma per una situazione a mio avviso veramente deplorevole che evidentemente in questa nazione sta prendendo il sopravvento. Le cause in Tribunale non sono finite, abbiamo dato mandato ai nostri avvocati di individuare tutto ciò che è possibile per ricorrere nei confronti di questa sentenza”. Tuona anche il Siena: “Procederemo senza indugio nelle sedi opportune per tutelare i nostri diritti. La società ritiene che sia stata persa una grande occasione per ribadire che le regole devono essere uguali per tutti”. Diversa la reazione del Novara: “Ora il campionato di B può continuare, con una riduzione degli organici che, al di là delle proporzioni, vuole essere una prima pietra di un cambiamento di un sistema diventato in questi anni insostenibile e incapace di riformarsi”.

 


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