Il patron Pulcinelli in tribuna insieme a Tosti, Ciccoianni e Lovato
di Claudio Romanucci
Un punto lasciato per strada. Lo “Zaccheria” si conferma tabù per l’Ascoli che cade ancora una volta. Per i tifosi bianconeri e per il patron Massimo Pulcinelli un boccone amaro da digerire. La società era rappresentata in forze. Con il numero uno di “Bricofer” c’erano i figli Andrea e Alexia, la sorella Roberta, poi il presidente Giuliano Tosti, il socio Gianluca Ciccoianni, il direttore generale Gianni Lovato.
«Abbiamo perso male, con inadeguatezze arbitrali e un pizzico di sfortuna – ha detto Massimo Pulcinelli al fischio finale – esco dallo stadio con tanto amaro in bocca. Perdere a Foggia ci sta, ma farlo senza meritarlo rode un pò di più. Il Foggia si è portato con veemenza in attacco dopo lo svantaggio, ha fatto due azioni e due gol. Poi abbiamo preso il pallino e pareggiato, mi dicono che il gol del 3-2 nostro a fine primo tempo era buono. Il pari sarebbe stato il risultato più corretto. L’Ascoli ha spinto senza dubbio ma è mancata la finalizzazione. Diverse palle sono passate davanti la loro porta senza nessuno che la buttasse dentro».
LA TRASFERTA DEI TIFOSI – Altra trasferta di disagi, seppur minori rispetto alla gara di ritorno del passato campionato, per i 300 tifosi bianconeri giunti in Puglia. I primi sono entrati nel settore loro riservato alle ore 14,50 nonostante diversi di loro – seguendo le raccomandazioni della vigilia – fossero arrivati al casello autostradale con congruo anticipo, certamente prima delle 13,30. Tutti, fortunatamente, hanno poi avuto modo di ammirare proprio sotto quella curva, lo stacco di testa di Brosc che è valso il momentaneo 1-0 bianconero e il 2-2 firmato da Ganz. La speranza di portar via punti dal catino dei “satanelli” è poi svanita nella ripresa.
Il settore dei tifosi bianconeri allo “Zaccheria” (Foto Mark)
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