Ancora tempo per le indagini nei confronti dei due nigeriani accusati di stupro nei confronti di una minorenne ascolana avvenuto quasi un anno fa. E’ stata la richiesta avanzata dal procuratore capo Umberto Monti nell’udienza svoltasi venerdì mattina in tribunale davanti al giudice Annalisa Giusti. Alla richiesta della Procura, si è opposto l’avvocato Umberto Gramenzi che assiste i due accusati. La proroga richiesta è di tre mesi e si lega anche alla permanenza in carcere dei due stranieri.
La decisione del giudice è attesa nei prossimi giorni. A fine luglio si era svolto in tribunale l’incidente probatorio al termine del quale il perito nominato dal tribunale ha riconosciuto che la vittima della violenza è in grado di testimoniare. Nell’udienza del 26 marzo scorso, invece, l’adolescente aveva confermato gli abusi subiti da parte dei due nigeriani che le avrebbero tolto il cellulare per poterla violentare. In altre circostanze, sia in città sia a San Benedetto, invece, la stessa minorenne avrebbe avuto, con uno dei due nigeriani, rapporti consenzienti.
«La ragazzina violentata è in grado di testimoniare senza condizionamenti»
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