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Macerie, la Regione chiama il Cosmari
al posto della Picenambiente
Appello per i 25 lavoratori

ARQUATA - Il Consorzio composto dai 57 Comuni della provincia di Macerata giovedì mattina ha effettuato un sopralluogo presso gli impianti di Arquata del Tronto e Monteprandone riservandosi di accettare il nuovo incarico. Intanto i dipendenti assunti a tempo attendono di conoscere il loro destino
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Il sito di stoccaggio di Arquata (Foto Andrea Vagnoni)

di Renato Pierantozzi

Dopo la revoca dell’appalto alla Picenambiente per la gestione delle macerie, la Regione ha chiamato il Cosmari di Macerata che già gestisce la rimozione, lo stoccaggio e lo smaltimento nel cratere maceratese. Giovedì mattina i responsabili del Consorzio hanno effettuato un sopralluogo presso gli impianti di Arquata e di Monteprandone che in gergo tecnico sono chiamati “Std” (siti di deposito temporaneo). Si sono riservati di accettare il nuovo incarico. Hanno anche incontrato i 25 dipendenti che attendono di conoscere il loro destino dopo l’uscita di scena della Picenambiente e visto che sono stati assunti con contratto a tempo determinato fino al 31 dicembre. Su qyesto fronte ci sarebbero state della rassicurazione da parte dei maceratesi in caso di subentro alla ditta sambenedettese a cui la Regione ha contestato 8 inadempienze. Il Cosmari, Consorzio Obbligatorio Smaltimento Rifiuti – ATO n.3 Provincia di Macerata, è il primo consorzio costituito e operativo nelle Marche, nel quadro della programmazione regionale e provinciale di attuazione del decreto Ronchi”. Sono soci tutti i 57 Comuni della Provincia di Macerata, con una popolazione di circa 320.000 abitanti.” La Sede legale ed operativa del COSMARI è a Tolentino, in Loc. Piane di Chienti, ed occupa una superficie di circa 80.000 mq. Nella stessa sede sono realizzati gli impianti di smaltimento e di recupero. Esso deriva dal consorzio volontario Con.Sma.Ri., che è stato fondato con decreto prefettizio prot. n. 3752/1 del 20/10/1976 tra i Comuni di Colmurano, Corridonia. Loro Piceno, Mogliano. Petriolo, Pollenza. Ripe San Ginesio, San Ginesio, Tolentino e Urbisaglia con la finalità di organizzare “il servizio di trasporto e smaltimento dei rifiuti provenienti dai servizi della nettezza urbana dei Comuni aderenti” Negli anni successivi sono aumentate le adesioni fino ad arrivare, ad oggi, alla totalità dei Comuni della Provincia di Macerata. Il 1° marzo 2003 il consorzio volontario, per scelta di tutti i comuni soci e della Provincia di Macerata, che ha approvato il nuovo statuto, viene trasformato in consorzio obbligatorio ai sensi della L.R. 28/99.

 

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