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Etica nella Quintana, alla Piazzarola
il “Premio correttezza e lealtà”
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ASCOLI - Assegnato al Teatro Filarmonici alla presenza di oltre duecento persone. L'annuncio dato al termine di una serata vissuta sulle performance del pianista Alessio Falciani, dell'attrice Cristiana Castelli e del mago Roberto Palumbo
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Il Premio passa dalle mani del sindaco Guido Castelli a quelle del console della Piazzarola, Luigi Morganti (Foto Mark)

di Andrea Ferretti

Il Sestiere della Piazzarola ha vinto la prima edizione di “Etica nella Quintana – Premio correttezza e lealtà”. Il riconoscimento è andato al Sestiere dell’Aquila nel corso della serata ospitata al Teatro Filarmonici di Ascoli, che ha visto la presenza di oltre duecento persone. Pochissimi i giovani, ma era prevedibile. Così come era nell’aria che il Sestiere premiato sarebbe stato la Piazzarola. L’annuncio è arrivato al teermine di una serata davvero ben confezionata dagli organizzatori del Comitato festeggiamenti patronali di Sant’Emidio (presieduto da Franco Bruni) e dalla stessa Quintana presente al gran completo con il Consiglio degli anziani, con in testa il presidente Massimo Massetti, membri del Comitato degli Esperti, caposestieri e consoli. Il premio – un quadro della Silver Gold Art con l’effigie di Sant’Emidio contornata dagli stemmi dei sei Sestieri, tutti e sette in argento – è stato consegnato dal sindaco Guido Castelli al console della Piazzarola Luigi Morganti.

Non c’è stata classifica, tanto che gli altri cinque Sestieri sono stati idealmente giudicati secondi, ma in verità la Piazzarola l’ha spuntata per un niente su Porta Maggiore. I voti sono stati quelli espressi da undici giudici sguinzagliati tra corteo e Campo dei Giochi nel giorno della Quintana di agosto, caduta quest’anno proprio nel giorno della festa del Patrono. Le buste, rigorosamente sigillate, sono poi state aperte dalla commissione (Franco Bruni del Comitato festeggiamenti, don Angelo Ciancotti parroco della Cattedrale, Peppe Ercoli giornalista, Piersandra Dragoni assessore comunale alla cultura e, da esterno, Mirko Isopi coreografo della rievocazione) che si è… armata di calcolatrice. La serata è stata piacevola ed è vissuta sulle straordinarie performance del pianista 16enne Alessio Falciani di cui sentiremo parlare a lungo, dell’attrice Cristiana Castelli e del mago Roberto Palumbo, direttore della Biblioteca comunale di giorno e illusionista di notte.

A condurla Veruska Cestarelli e Matteo Porfiri i quali hanno intervistato il sindaco Castelli, don Angelo che ha portato i saluti del vescovo (sostituito nell’occasione dal vicario don Emidio Rossi) e l’ex cavaliere della Quintana Massimo Montefiori. Quest’ultimo, romangolo oggi 60enne, vinse per Porta Romana i Palii nel 1980, 1981 e 1988. E’ stato scelto come simbolo del fair play al Campo dei Giochi. Montefiori ha ricordato le sue prime esperienze ascolane e gli amici-avversari dell’epoca, ha fatto un parallelo fra le “sue” Giostre e quelle di oggi e si è soffermato sulle originarie caratteristiche della pista che nel tempo è stata radicalmente modificata.

A portare il saluto del Comitato dei festeggiamenti emidiani, anche altri membri del direttivo come Patrizia Petracci, Eleonora Ferretti e Giancarlo Mari. Quest’ultimo ha ricordato come, a proposito di etica nella Quintana, cinque arcieri di tre diversi Sestieri (Giuseppe Capponi, Roberto Canala e Luigi Sacripanti di Sant’Emidio, Giuliano Scancella di Porta Romana, Roberto Nardinocchi di Porta Solestà) pochi giorni fa hanno partecipato, e sfiorato la vittoria, al “Palio di Filottrano” gareggiando per la Quintana e per la città di Ascoli. Prezioso dietro le quinte il lavoro svolto al Filarmonici dal personale della Fifa Security e dalle ragazze della Pulchra, quest’ultima una dei partner dell’evento insieme a Radio Ascoli (presente il direttore don Giampiero Cinelli) e Hydrowatt. In una serata che assegnava un solo premio, alla fine i vincitori sono stati tutti. La dimostrazione che la “Carta etica del quintanaro” non è solo un pezzo di carta incornciato e appeso a una parete del Sestiere. La strada da percorrere è ancora lunga, ma i presupposti per crescere e fare bene ci sono tutti.

LA FOTOGALLERY DI MARK


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