Fotografie e documenti mostreranno la vita dopo la guerra nella mostra “La guerra addosso. Tracce del primo conflitto mondiale sui corpi e nelle menti dei sopravvissuti”, in programma dal 30 ottobre all’11 novembre nella Sala Kursaal. L’esposizione è curata da Ludovico Testa in occasione del centenario della fine della prima guerra mondiale e presenta uno degli aspetti ancora oggi poco approfondito: le decine e decine di migliaia di soldati e ufficiali ritornati dal fronte e congedati a causa delle gravi invalidità contratte nel corpo e nella mente.
La mostra è organizzata dall’Istituto provinciale per la storia del Movimento di Liberazione delle Marche e dell’età contemporanea di Ascoli, con la collaborazione del Lions Club San Benedetto del Tronto Host e il patrocinio della città di Grottammare.
Avvalendosi del vastissimo materiale fotografico e documentario a disposizione sulla Grande Guerra, nonché delle fonti d’archivio custodite presso enti e organizzazioni (tra le quali la Croce Rossa Italiana, i comitati di assistenza agli invalidi di guerra e, in ambito regionale, l’ospedale San Lazzaro di Reggio Emilia, l’Istituto Ortopedico Rizzoli e il Museo del Risorgimento di Bologna) l’esposizione intende fornire un quadro generale sull’impatto traumatico del conflitto, per poi focalizzare l’attenzione sulla determinante opera di assistenza dispiegata dall’organizzazione sanitaria sui campi di battaglia così come nelle retrovie del fronte.
L’inaugurazione della mostra – martedì 30 ottobre, ore 10.30 – è parte del programma delle celebrazioni cittadine per la ricorrenza del 4 Novembre, giornata dell’Unità nazionale che culmineranno proprio domenica 4 novembre con la conferenza dello storico Costantino Di Sante, dal titolo “I Comitati di assistenza e i corpi esposti dei soldati” (ore 17.30 – Sala Kursaal). La conferenza, oltre ad essere un momento di riflessione e approfondimento sui traumi causati dalla prima guerra mondiale, metterà in risalto il ruolo avuto dalla mobilitazione del “fronte interno” nel sostenere lo sforzo bellico e nell’assistere i reduci e i soldati delle famiglie povere. Un’ occasione per saperne di più su quanto fecero la cittadinanza e soprattutto le donne del Piceno nel soccorrere e dare solidarietà ai bisognosi in uno dei momenti più tragici per la nostra nazione.
Aperta alla cittadinanza e alle scuole, l’esposizione si articola su pannelli ed è accompagnata da un video di approfondimento. Sarà possibile visitarla gratuitamente tutti i giorni dalle 17 alle 20. Per le scuole sono previste visite guidate su prenotazione, con laboratorio didattico curato dall’Istituto storico ascolano telefonando al numero 0736.252312.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati