facebook rss

L’Ascoli vince a Benevento (1-2),
continua la grande festa bianconera
I playoff adesso sono più vicini

SERIE B - Successo in rimonta per la squadra di Vivarini che va sotto di un gol dopo meno di due minuti, poi pareggia (autorete di Volta che anticipa Beretta) e nella ripresa arriva la stoccata decisiva di Ninkovic. Per il Picchio sono tre punti di platino contro una delle favorite: la classifica si comincia a fare davvero interessante. Ancora una volta l'allenatore non sbaglia una mossa, ma è stata partita perfetta da parte di tutti. Un regalo speciale per il 120° compleanno
...

I trecento tifosi dell’Ascoli sugli spalti: la festa per il 120° anniversario bianconero continua anche al “Vigorito” di Benevento

di Andrea Ferretti

Rispetto alla squadra che ha battuto il Verona, Vivarini – che al “Vigorito” ha gli uomini contati – lascia in panchina Kupisz schierando subito Laverone. Accanto a Troiano e Addae c’è di nuovo Frattesi, mentre Cavion (2 gol da 6 punti contro Carpi e Verona) parte dalla panchina. Accanto al mister siedono addirittura tre portieri (Lanni, Bacci e Scevola) e un solo attaccante (Ganz) vista l’indisponibilità degli infortunati Ardemagni e Coly, più Rosseti rimasto con l’influenza davanti alla tv.

Lo 0-0 dura solo un minuto e 22 secondi. Alla prima azione della partita passa il Benevento. Gran destro da fuori di Insigne, il diagonale è potente, Perucchini non trattiene, per Coda (quinto centro stagionale) è un gioco da ragazzi metterla dentro. L’Ascoli reagisce rabbiosamente, anche troppo, visto che sul taccuino di Volpi finiscono nel giro di pochi minuti Ngombo (rischia il rosso) e Addae per gioco falloso. Poi quando ancora non è scoccato il 19′, il risultato torna in equilibrio. Laverone centra dalla destra, sulla palla si avventano il portiere Puggioni, Volta e Beretta. E’ il difensore giallorosso a deviare la palla nella sua rete per anticipare la spaccata dell’attaccante bianconero al quale toglie la gioia del primo gol. E’ festa proprio sotto al settore occupato dai 300 tifosi del Picchio che non smettono mai di cantare. Dopo quelli contro Foggia e Lecce, per Laverone è il terzo assist. Il Benevento non ci sta e carica a testa bassa, ma l’Ascoli si difende con ordine e riparte bene. Anche Brosco finisce nell’elenco dei “cattivi”, poi Perucchini al 31′ dice di no a Coda riscattandosi dopo la deviazione sul gol subìto che non ha convinto proprio tutti. Passano due minuti e Ninkovic fa correre un brivido al Benevento: il suo destro esce sul fondo di un niente. Poi il recupero per cuori forti. Prima il solito cross di Laverone e spettacolare girata di Ninkovic che trova Puggioni sulla traiettoria (palla in angolo). Poi Coda, che forse commette fallo, di testa (palla fuori).

Nella ripresa l’Ascoli restituisce al Benevento quello che subìto all’inizio del match. Non sono infatti trascorsi due minuti quando Puggioni anticipa una rimessa dal fondo, la palla finisce all’Ascoli a Ninkovic, colpevolmente dimenticato dai giallorossi: il destro del serbo non lascia scampo: 1-2 e palla al centro. Al quarto d’ora Bucchi ne cambia due in un colpo solo approfittando dell’infortunio di Ngombo che esce in barella dopo aver battuto la testa: nessun problema, solo qualche vertigine. Per Vivarini il cambio è obbligatorio: dentro Kupisz e Ascoli che passa al 4-4-2 con Kupisz a destra e Ninkovic più vicino a Beretta. Bucchi le prova tutte e ridisegna l’attacco mandando in campo Improta per il terzo e ultimo cambio. Vivarini porta invece ossigeno a centrocampo gettando nella mischia Zebli (non si vedeva dalle prime di campionato) al posto di Troiano finito in riserva. Il Benevento è una bestia ferita e quello giallorosso prende le sembianze di un assalto. L’Ascoli si difende come può e nel finale lo fa con tre centrali dopo l’ingresso di Padella al posto di Frattesi. Il Picchio chiude con un 5-3-2. Gli ultimi tentativi del Benevento: la protesta per un mani in area di Padellla, che tocca però la palla con la coscia, e una girata di Asencio. Il triplice fischio arriva dopo cento minuti. Per l’Ascoli la festa continua.

BENEVENTO (4-3-3): Puggioni; Gyamfi, Volta, Billong, Letizia; Tello, Viola, Nocerino (18’st Asencio); Insigne (18’st Ricci), Coda, Buonaiuto (25’st Improta). A disposizione: Montipò, Gori, Costa, Maggio, Di Chiara, Antei, Bandinelli, Volpicelli, Goddard. Allenatore: Bucchi.

ASCOLI (4-3-1-2): Perucchini; Laverone, Brosco, Valentini, D’Elia; Addae, Troiano (32’st Zebli), Frattesi (42’st Padella); Ninkovic; Beretta, Ngombo (18’st Kupisz). A disposizione: Lanni, Bacci, Scevola, De Santis, Quaranta, Casarini, Cavion, Parlati, Ganz. Allenatore: Vivarini.

Arbitro: Volpi di Arezzo (assistenti Borzomì e Cipressa, quarto ufficiale Fourneau).

Reti: 2’pt Coda (B), 19′ sutogol Volta (A), 2’st Ninkovic (A).

Note: spettatori 10.440 (2.002 paganti e 8.438 abbonati). Ammoniti: Ngombo (A), Addae (A), Brosco (A), Tello (B) per gioco falloso, Perucchini (A) per comportamento non regolamentare. Angoli: 11-3 per il Benevento. Recupero 4’+6′.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X