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Fedeli contro tutti: «L’errore di Sala
ha caricato il Pordenone,
con queste presenze meglio la D»

SERIE C - Il presidente: «Al portiere ho chiesto spiegazioni sul gol da trenta metri, mi ha risposto che è scivolato: mi ha preso pure per i fondelli». Roselli: «Prestazione notevole, fa male vedere i ragazzi delusi»
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di Benedetto Marinangeli

E il Fedeli furioso si scatena in sala stampa. Il primo ad entrare nell’ occhio del ciclone del presidente rossoblù è il portiere Andrea Sala. Il gol di Ciurria incassato da circa trenta metri non è stato digerito dal patron.

«A fine partita – dice Franco Fedeli – sono andato negli spogliatoi ed al portiere ho detto: come si fa a prendere un gol da trenta metri. Mi ha risposto che è scivolato. Mi ha preso pure per i fondelli (il termine usato è un altro, ndr). Il suo errore ha dato la carica al Pordenone che, poi, in dieci è riuscito a pareggiare. E poi non capisco come difensori alti come i nostri si facciano anticipare sui calci piazzati.

Il patron Franco Fedeli (Foto Cicchini)

Dopo il primo gol ci sono venute a mancare le certezze. Ma ditemi voi è scivolato o ha fatto una papera? Senza dubbio la seconda. Però mi dicono che Sala è Sala e che ha giocato in serie B. Questo pareggio è peggio di una sconfitta ed il rammarico è doppio perché siamo noi a complicarci la vita».

E poi ecco l’affondo sui 772 paganti. «Non si può gestire una società – Fedeli è un fiume in piena – che spende 240.000 euro per i servizi collaterali alla partita. In serie D si incassava di più e quasi quasi conviene giocare in questa categoria. Tutti bravi a criticare chi caccia i soldi».

Non poteva mancare, l’affondo verso la stampa. «Qui siete tutti bravi a fare i padroni con i soldi degli altri, a criticare sempre un presidente. Si cerca sempre di mettere la tifoseria contro di me. Quante persone potranno venire a San Benedetto se si cerca sempre di mettere in risalto cose negative per la società? Dite sempre che la Samb è in vendita e solo quando lo farò ve lo dirò. Presidenti scemi come me nel calcio non ci sono e questa società mi resterà sul groppone». Detto questo Fedeli si alza e va via.

L’allenatore Roselli (Foto Cicchini)

Davanti a microfoni e taccuini si presenta il tecnico Giorgio Roselli. «Mi ha fatto male vedere i ragazzi delusi al termine dell’ incontro. Bisogna esserlo solo quando non si è dato tutto se stessi. Io do tutto ai calciatori i e loro mi ripagano dandomi il cuore. Io li ho affiancati per tutta la partita, ma essere delusi dopo una gara così non ci sta e martedì alla ripresa degli allenamenti lo dirò nello spogliato. Io vorrei vedere delle facce fantastiche perché la prestazione è stata notevole». Roselli passa, poi, ad analizzare la gara. «Sulla carta tutti pensavano che il Pordenone avrebbe dettato legge. Ed invece non è andata così. Solo 45 minuti buoni? Erano meglio i 90 minuti di prima? Io la risposta non la posso dare qua, perché è troppo facile per chi si intende di calcio. Noi non abbiamo le qualità per gestire la partita, ma ripeto ho urlato per 95 minuti per le diagonali e coperture. Mi sembra poco avere portato in un mese questi ragazzi a fare quello che hanno fatto oggi? Non sono Mandrake, sono una persona normale e se mi si chiede perché quel secondo tempo, io vi dico che noi fatichiamo per ora a gestire la partita. Questo non vuol dire che se andiamo in vantaggio ci faremo rimontare, ma dobbiamo gestire meglio».

Roselli continua così la sua disamina sul match. «Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti, compresi i tifosi che sono fantastici e ci applaudono sempre, almeno quando dimostriamo in campo quello che abbiamo. Cerchiamo di non stravolgerla la realtà. La strada è lunga e mai come adesso siamo in difficoltà in un campionato così complicato. Almeno per adesso alcune cose non riusciamo a farle. Il 3-5-2 di oggi è diverso dal 3-5-2 di prima. Ad esempio noi abbiamo 4 centrali difensivi da categoria, e quindi devo cercare di gestire la rosa un po’ corta. Quindi può essere una soluzione, non l’unica. Ma il modulo viene sempre dopo. Per fare quello che la Samb ha fatto il primo tempo c’è bisogno di dare più di quel che si ha. Questi ragazzi – conclude – ad oggi non possono fare quello che hanno fatto il primo tempo per tutti i novanta minuti».

E’ poi la volta di Francesco Signori, al secondo centro stagionale in maglia rossoblù. «C’è grande rammarico – commenta il centrocampista – soprattutto dopo quel grande primo tempo. Nella ripresa non abbiamo poi giocato così male ma dopo il gol del 2-1 siamo andati in balia degli avversari. Purtroppo abbiamo perso un po’ le misure, eravamo troppo bassi, subendo il gol del pareggio su un calcio piazzato. La vittoria ci serviva come il pane, putroppo non ci siamo riusciti. Un primo tempo di questo spessore, dopo tante partite difficili, ci dà la convinzione giusta di andare a Vicenza contro una squadra forte e organizzata. La delusione c’è per la vittoria sfumata, forse dovevamo avere la carica dell’uomo in più ma non ce l’abbiamo fatta».

«Il Pordenone oggi – chiude la serie dei commenti il tecnico dei ramarri Attilio Tesser – ha messo in campo un grande cuore ma ha disputato una brutta prestazione, la prima di questa stagione. Abbiamo subiti più tiri nel primo tempo che nel resto campionato con la Samb ben messa in campo ed aggressiva. Alla fine il pareggio è meritato. Il 2-1 è stato un tiro da fuori area, abbiamo sbagliato nel subire i gol e poi abbiamo approfittato dei loro errori».

 


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