di Bruno Ferretti
A 34 anni gioca ancora con l’entusiasmo di un ragazzino. E continua a praticare il suo hobby preferito che è quello di far gol. Chi non ci crede domandi alle squadre avversarie che nei vari campionati hanno affrontato Alessio Rosa, il centravanti ascolano che ha sempre segnato grappoli di gol nei campionati dilettanti, ma non solo (vedi Chieti dopo la promozione in C2). Era e continua ad essere l’incubo delle difese avversarie perché gioca ancora nella Santegidiese nel campionato di Promozione Abruzzo, che lotta per salire in Eccellenza (è seconda in classifica). Ha già realizzato 9 gol in 11 partite, più 3 in Coppa Italia.
Ha giocato per quattro stagioni a Chieti e, dal 2009 al 2011, ha avuto Vincenzo Vivarini come allenatore. L’ascolano era il capitano e l’idolo dei tifosi, ma nel novembre del 2011, d’accordo con la società, rescisse il contratto e lasciò il calcio professionistico per andare a lavorare in un’azienda che gli offriva un posto di lavoro fisso. «Con il calcio non si mangia. E’ un’incognita, e con una famiglia da mantenere non potevo permettermi di rifiutare un posto fisso di lavoro» spiegò Alessio. Un caso più unico che raro, tanto che fu invitato alla “Domenica Sportiva” per raccontare la sua storia. Aveva 27 anni e ancora una lunga strada davanti per continuare a giocare.
«Vivarini è un grande allenatore, un vero numero uno – sostiene Rosa – è preparatissimo e lo considero un grande anche per come gestisce la squadra e tratta i giocatori. L’Ascoli con lui non poteva fare scelta migliore: è il miglior tecnico che abbia conosciuto. E’ anche molto bravo a cambiare modulo durante la partita – prosegue Alessio Rosa – secondo me merita la serie A. Forse ci sarebbe già arrivato con l’Empoli, ma non gli hanno dato il tempo per farlo. Lui pratica un calcio offensivo. L’Ascoli ha il problema del gol? Sono convinto che riuscirà a rilanciare anche Ganz. So che molti la pensano diversamente, ma Ganz possiede ottime qualità e deve solo sbloccarsi. Con Vivarini gli attaccanti hanno sempre realizzato tanti gol, vedi Lapadula e Donnarumma a Teramo, Caputo a Empoli».
E ci aggiungiamo Rosa a Chieti (18 gol nel 2009-2010, l’anno della promozione in C2). L’ascolano ha giocato con una miriade di squadre. Dopo le giovanili nelle fila dell’Ascoli (fino alla Primavera), ha militato in Serie C2 oltre che con il Chieti anche con Tolentino e Rovigo; in Serie D con Truentina Castel di Lama, Monturanese, Centobuchi, Renato Curi Angolana, Santegidiese e Recanatese; in Eccellenza con Grottammare, Folgore Falerone Montegranaro, Centobuchi e Martinsicuro; in Promozione col San Marco Servigliano; in Prima Categoria con l’Offida. Un autentico giramondo del gol con quasi 400 partite di campionato sulle spalle e una media-gol vicina allo 0,50 a partita.
«Dove potrà arrivare l’Ascoli? Non lo dico per scaramanzia, ma occorre ricordarsi che le sue squadre escono sempre alla distanza. Conosco bene anche i suoi collaboratori come Fabrizio Zambardi e il preparatore atletico Antonio Del Fosco, due professionisti molto validi. I diversi orari di lavoro – conclude Rosa, che fa parte del gruppo “A modo nostro” – non mi hanno consentito di incontrarmi con il mister. Comunque siamo in ottimi rapporti e appena possibile andremo a cena».
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