di Benedetto Marinangeli
Numeri importanti quelli realizzati dalla mostra “Opere d’arte salvate dal terremoto da Camerino e dalle terre Sistine” che si è tenuta a Rotella dal 22 luglio al 30 settembre presso il museo di Arte Sacra delle rete Musei Sistini del Piceno. Tanta soddisfazione è stata espressa dal sindaco Giovanni Borraccini.
«Abbiamo registrato circa 1.500 presenze – dice – un numero rilevante per una piccola realtà come la nostra, quasi il doppio degli abitanti. Dati che hanno registrato un’ impennata nel corso delle sagre che organizziamo a Rotella di concerto con la Pro Loco. Una mostra che aveva come obiettivo quello di rendere visibili opere d’arte ospitate in luoghi inagibili a causa del terremoto, di valorizzare le aree interne spesso dimenticare e di mantenere alti i riflettori sul sisma che a Rotella ha reso inagibile il 40% delle abitazioni. La cultura può e deve essere non solo lo strumento per valorizzare e promuovere il nostro territorio ma anche per rilanciarla nella società civile e moderna. Abbiamo voluto rendere pubblico il successo della mostra qui a San Benedetto perché è stata una delle prime città ad ospitare i nostri sfollati, dimostrando anche grande considerazione per le problematiche del nostro territorio».
I Musei Sistini sono riusciti anche ad intercettare un finanziamento di 4.000 euro concesso dal Comitato Arte pro Arte che permetterà di restaurare l’opera della Pinacoteca civica di Camerino raffigurante la “Crocefissione tra la Madonna, San Giovanni e il committente”, attribuita al maestro di Gaglionvecchio.
«Visitando Camerino – afferma Paola Di Girolami, direttrice dei Musei Sistini del Piceno – è nata l’idea su come poter dare un contributo al recupero delle opere d’arte. La Crocefissione era visibile già nel corso della mostra ma oggi grazie al contributo del Comitato Arte pro Arte sarà possibile restaurarla, lavori che verranno effettuati nel Museo Sistino di Rotella. Lo scopo del Comitato è quello di organizzare eventi culturali ed artistica al fine di raccogliere fondi per contribuire al recupero, al risanamento, al restauro e alla ricollocazione nei luoghi di provenienza di opere d’arte danneggiate dal sisma nelle province di Ascoli, Fermo e Macerata. Un cantiere aperto che sarà visibile a tutti, a partire dalle scolaresche e condotto da Andrea Simoni».
Nel 2019, infine, i Musei Sistini proporrà un secondo evento espositivo dal titolo Il ritorno dell’Annunciazione di Rotella: nuovi percorsi crivelleschi nei luoghi del sisma, tra la Marca Picena e l’Abruzzo. «Questo titolo – spiega sempre la Di Girolami – è provvisorio. Il motivo, però, di questa mostra sta nel fatto che il 2019 saranno 100 anni esatti che il gruppo scultoreo dell’Annunciazione fu portato via dalla chiesa parrocchiale di Rotella perché acquisito dalla Galleria Nazionale delle Marche. Un capolavoro scultoreo definito da Luigi Serra il miglior saggio di plastica abruzzese conservato nella Marca».
«San Benedetto – chiude la serie degli interventi l’assessore alla cultura Annalisa Ruggieri – si conferma città capofila del territorio. L’ amministrazione comunale ha da tempo una collaborazione con i Musei Sistini che cercheremo di rendere ancora più proficua, aiutando anche i Comuni limitrofi che hanno subito danni a causa del terremoto».
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