Giuliano Tosti prima della partita in campo con Carlo Mazzone e Massimo Pulcinelli (Foto Edo)
di Claudio Romanucci
Capitombolo doloroso sulla rampa di lancio. L’Ascoli non fa il tris di vittorie e torna al centro della classifica. Il presidente dell’Ascoli Giuliano Tosti, è il primo “fiaccato” dei 9.000 del “Del Duca”. «Sinceramente me l’hanno rovinata – dice avvilito in sala stampa – abbiamo perso anche l’imbattibilità in casa».
Il presidente Tosti davanti ai microfoni a fine partita
Poi ripercorre la gara con la mente: «Eravamo partiti concentrati e siamo passati giustamente in vantaggio. I gialli di Brosco e Ninkovic mi sono apparsi eccessivi. Altro episodio sgradevole la spinta molto forte che ho visto su Laverone, il Padova non butta la palla fuori, l’arbitro fa continuare l’azione con due nostri giocatori a terra: a me è capitato poche volte di aver visto una cosa del genere. Non voglio discutere sul valore della vittoria dei biancoscudati, ci sta. Mi spiace sia capitato in questa giornata, per coloro che erano tornati allo stadio anche dopo diverso tempo. Possiamo recriminare per le occasioni che abbiamo sciupato, la testa dei nostri giocatori è cambiata dopo l’episodio dell’1-1. Il designatore arbitrale dovrebbe mandare arbitri più preparati».
«Nel pregara – continua Tosti – mi sono emozionato molto accanto a Mazzone, ogni tanto si girava verso di me e si chiedeva “possibile ancora questa riconoscenza dopo tanti anni?”. Mi ha fatto piacere la presenza degli ex giocatori, in parte rovinata dal risultato. Un pareggio poteva essere alla portata, forse anche un po’ stretto. Abbiamo portato 550 bambini allo stadio in curva nord. Dispiace il gol mangiato da Beretta, poteva trattare meglio la palla in quella occasione: speriamo il suo primo gol arrivi a Pescara».
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