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Comunali 2019, Trenta in campo:
«Senza l’accordo tra Celani e Castelli
ci sarà la mia lista 94/4.0»

ASCOLI - Il consigliere comunale di Forza Italia: «Priorità al lavoro. Chi mi attacca era collegato prima con Celani e poi con Castelli. La politica resti fuori dalle scelte degli imprenditori»
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Il consigliere Umberto Trenta

di Renato Pierantozzi

«Visto che non c’è ancora l’accordo tra Castelli e Celani che auspicavo vado avanti con la mia lista e la mia candidatura a sindaco». Parole e musica del consigliere comunale Umberto Trenta (Forza Italia) che inizia a svelare i “dettagli” della sua discesa in campo.

Trenta, come si sta muovendo?

«Sto attuando una campagna di ascolto con consiglieri comunali e diversi assessori della giunta»

Perchè ha deciso di candidarsi se ha sostenuto, in diverse interviste, che sarebbe stato Piero Celani il candidato ideale per l’Arengo e Guido Castelli per la Regione?

«Mi candido perché ancora non so se c è l’ accordo tra Castelli e Celani che auspicavo. Nell’incertezza ho posto la mia candidatura strategica».

Con chi si candiderà?

«In questo momento sto componendo la mia lista che si chiamerà “94/4.0″»

Perché questo nome?

«94 è la mia esperienza politica sul campo. 4.0 perché sarà questo, a breve, il nome del movimento di Berlusconi»

Quali sono le sue priorità programmatiche?

«Come primo punto metto la discontinuità con gli ex An e quelli di ultima generazione per la ragione evidente degli ultimi dieci anni di amministrazione. Per questo motivo finché non uscirà fuori l’accordo Celani-Castelli ci sono anche io in campo».

Palazzo Arengo (foto Perozzi)

Perché non prova lei a fare da mediatore per l’accordo?

«Io mediatore? Da sempre per mia caratteristica sono nato mediatore e sono a disposizione perché, senza accordo politico e sui contenuti, la politica si riduce ad aridi personalismi. Altrimenti ritengo di essere il candidato meno divisivo perché negli ultimi 15 anni non ho avuto ruolo marcatamente di giunta e fuori dall’accordo sindacale sotto forma di documento sottoscritto da assessori e consiglieri».

Lo scenario è politico è sempre quello del “famoso” documento?

«Ritengo che la politica futura vedrà i civici impegnati in ruoli apicali non escluso quello di sindaco».

Quindi per lei chi sarà il candidato sindaco del centro destra?

«Ripeto: o il nome esce fuori da mediazione tra Celani e Castelli o ci sarà un moderato delle civiche, o la mia opzione con la lista 94/40».

Tornando al programma, quale sarà il suo primo impegno in caso di elezione a sindaco?

«Il lavoro. La politica non deve subire condizionamenti imprenditoriali di sorta. Ritengo le due cose distinte per il bene comune della città. Poi farò una ricognizione sulla vendita del patrimonio,  partecipate, le cause di lavoro interne al Comune, il ricorso alle piante organiche, il coinvolgimento sul piano regolare diretto o indiretto, comunque riconducibile, a consiglieri comunali e/o loro affini e i rapporti diretti/indiretti Amat-cultura».

Perché dice queste cose?

«Ho fatto 97 interrogazioni, 3 segnalazioni alla corte dei conti e 8 all’Anac che di fatto riducono fortemente i pretendenti al trono».

Ci saranno nuove nomine a livello regionale e provinciale per i coordinamenti di Forza Italia?

«Penso di sì, ma anche queste nuove nomine dovranno tener conto di quanto ho espresso precedentemente. Non dovrà essere una questione di nomine ed equilibrismi cuciti addosso alle persone per interessi distanti dalla “polis”. Sono affermazioni forti ma che posso documentare».

Che ne pensa del patto nazionale tra Lega e 5 Stelle?

«Hanno dato dimostrazione ampia che possono fare anche un governo dei patti che rappresenta la politica di ultima generazione. Questa politica innaturale andrà rivista negli equilibri nazionali e locali. Ad esempio le parole di Della Valle da Lilli Gruber sono state illuminanti con particolare riferimento al ruolo del premier Conte che sinceramente destano in me preoccupazione ma nello stesso mi danno forza. Io sono per l’autonomia piena, fuori dai condizionamenti».

Come giudica le reazioni, anche colorite, alle sue dichiarazioni sui social?

«Chi mi attacca a volte li vedo con Celani e poi con Castelli. Mi attaccano sia se parlo di uno sia dell’altro. Un amministratore parla per atti amministrativi e io li ho visti collegati sia con Celani sia con Castelli. Anche prima chi mi attacca era contro e poi pro il presidente del consiglio Fioravanti. Sarebbe curioso capire il perché, ma ve lo lascio immaginare. Tornando alla politica la mia prima uscita pubblica sarà un confronto con gli altri candidati sindaci. Il mio format sarà un foglio di carta bianca e una penna dove ognuno potrà scrivere in 15 minuti la sua idea amministrativa che abbia senso compiuto. Sfido tutti a questo. Possibilmente senza errori di grammatica e ortografia»

 


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