Arbitro aggredito e costretto a ricorrere al Pronto Soccorso. E’ accaduto a Fermo nell’ultimo turno del campionato di Terza Categoria, al termine della gara tra la locale “Save The Youths M. Pacini” e la Real Cuprense di Cupra Marittima. La partita è finita 2-2, ma dopo il fischio finale l’arbitro, il 17enne ascolano D. B., è stato aggredito da una persona, ancora non identificata, evidentemente un tifoso della squadra di casa composta da giovani africani. Al termine della gara, come riportato nel comunicato ufficiale della Delegazione di Fermo della Federcalcio “a causa dell’apertura del cancello da parte del dirigente della squadra locale, signor Marchetti Marco, per sua stessa ammissione, alcuni tifosi della squadra locale entravano sul terreno di gioco venendo a contatto con calciatori e dirigenti della squadra avversaria e che uno di essi si dirigeva verso l’arbitro urlandogli contro frasi in una lingua incomprensibile e dopo averlo minacciato con un gesto inequivocabile, lo raggiungeva e quindi gli pestava violentemente il piede destro e gli sferrava due calci che lo raggiungevano al polpaccio e alla coscia destra; che l’arbitro per evitare ulteriori colpi iniziava a correre inseguito dall’aggressore che veniva bloccato dal capitano della squadra ospite, il quale insieme ad altri suoi compagni di squadra lo aiutava a rientrare negli spogliatoi”.
Le decisioni del giudice sportivo, che ha squalificato anche il campo di gioco della squadra di casa, proseguono così: “Rilevato che l’arbitro lasciava l’impianto di gioco senza ulteriori problemi e che, a causa dei dolori alla gamba destra si recava al Pronto Soccorso dell’ospedale di Ascoli dove risiede, e gli veniva diagnosticato un trauma contusivo all’arto inferiore destro con prognosi di giorni sei”. L’arbitro è stato accompagnato in ospedale dal padre, presente anche lui a Fermo durante e dopo la partita arbitrata dal figlio.
Ecco allora che è scattata la squalifica del campo, con l’obbligo per la Save The Youths M.Pacini di Fermo di giocare le prossime due gare non solo in un altro impianto ma anche a porte chiuse. Alla società è stata poi comminata una multa di 500 euro e il dirigente addetto all’arbitro (Marchetti) è stato squalificato fino al 4 gennaio 2019.
Gli ultimi fatti di cronaca, ovvero la clamorosa aggressione subìta da un arbitro a Roma, e tutto quello di cui si parla da giorni, a qualcuno (ammesso che ne sia mai venuto a conoscenza) sembra non aver proprio insegnato nulla.
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