di Franco De Marco
Il mitico Bar Zocchi di Montemonaco, storico punto di riferimento, una sorta di porto di montagna, per tutti coloro che frequentano soprattutto d’estate il paese o che qui fanno base per escursioni e campeggi tra i Monti Sibillini, torna in funzione. E’ un’altra storia emblematica del Piceno che vuole rialzarsi dopo il devastante terremoto che ha distrutto case e cuori. Sabato prossimo, a partire dalle 11, sarà inaugurata la nuova location del Bar Ristorante Zocchi attività ricettiva che vanta mezzo secolo di storia. Un’altra storia che testimonia sia la tenacia della gente di montagna che non si arrende al terremoto sia la solidarietà umana che è scaturita dopo il disastro. Non è una semplice inaugurazione ma un’occasione speciale per l’intera comunità e tutta l’area del cratere.
Per l’occasione saranno presenti a Montemonaco anche cinquantina fedeli di Casapulla (Caserta) la cui parrocchia ha contribuito economicamente alla ripartenza del Bar Zocchi. E’ questa è un’altra storia simbolo. Un giorno speciale atteso da due anni. «Non ci siamo arresi, la gente di montagna non si arrende mai» il messaggio che lancia Montemonaco.
Il Bar Zocchi, inaugurato nel 1969 da Antonio Zocchi, è oggi gestito dal figlio Massimo e dalla nuora Rita. «Il terremoto del 2016 aveva reso la nostra struttura inagibile – raccontano Massimo e Rita – per alcuni mesi abbiamo trasferito la nostra attività su un container di 30 mq ma non poteva essere quella la soluzione al problema. Per quasi un anno e mezzo siamo rimasti fermi. Abbiamo dovuto affrontare tanti disagi. Era il 30 ottobre 2016, giorno della Sagra della castagna qui a Montemonaco, quando il mondo ci è cascato addosso. E dopo due anni, sempre in occasione della stessa festa paesana, abbiamo riaperto sfruttando la legge 9 che ci ha consentito di avere una nuova struttura in legno a pochi metri dai nostri locali danneggiati dal sisma. Ora siamo in una bellissima struttura di 105 mq con sala, cucina, magazzino e due bagni. Siamo molto felici. Ringraziamo tutte le persone che ci hanno aiutato. Di cuore: grazie a tutti».
Il Bar Zocchi da sempre è sinonimo di qualità e cortesia. I salumi e i formaggi di Zocchi richiamano buongustai e turisti da ogni angolo del centro Italia. A Montemonaco, dopo il terremoto, l’inaugurazione di sabato è la più importante, per caratteristiche dell’attività e metratura degli spazi. «Nel centro storico di Montemonaco, dai 500 abitanti che eravamo, ne siamo rimasti meno di 250. – aggiungono Massimo e Rita – Ma vogliamo ripartire lo stesso con tanta fiducia. Abbiamo ricevuto l’affetto dei paesani e dei nostri clienti storici sparsi un po’ in tutte le Marche, da Senigallia come da Civitanova Marche. La nuova struttura, in legno con basamento in cemento, è stata realizzata dalla “Rubner Haus Spa”: in 12 giorni è stata costruita una vera opera d’arte. Professionisti impeccabili, al pari delle ditte locali che hanno completato l’opera: Pietro Lupi, Fabio Capanna, Giuliano Zocchi, Emilio Salvucci. Il costo complessivo ammonta a 200mila euro. Per metà coperto dalla Regione. Al resto hanno pensato alcuni amici, la parrocchia di Casapulla, il parroco di Casapulla, don Andrea Monaco e un mutuo che abbiamo contratto con una banca convenzionata. Insomma, una grande gara di solidarietà. Alcuni amici che ci hanno aiutato in maniera importante preferiscono rimanere nell’anonimato: che Dio li benedica, hanno ridato fiducia e speranza alla nostra famiglia, ma anche all’intera comunità perché il nostro bar è da sempre luogo di aggregazione per giovani, famiglie e anziani».
Come mai è stata coinvolta la parrocchia di Casapulla in provincia di Caserta? Spiegano Massimo e Rita: «Tutto è nato dall’iniziativa di un vigile del fuoco di Casapulla che, nei giorni successivi al terremoto, ha prestato servizio proprio qui a Montemonaco. E’ partita l’iniziativa “Adottiamo un’attività” e dietro suo suggerimento la parrocchia di Sant’Elpidio Vescovo di Casapulla ha adottato il Bar Zocchi. Hanno raccolto 13.000 euro. A questa somma si è aggiunta la donazione personale del parroco di Casapulla don Andrea Monaco. Che bello ricevere così tanta attenzione da un paese così lontano». Sabato dunque da Casapulla partirà un pullman con 50 parrocchiani con destinazione Montemonaco: un grande gesto di solidarietà e di vicinanza. Sarà davvero una grande festa. «E’ proprio vero – concludono Massimo e Rita – nei momenti del bisogno ci sono persone che sanno aiutare, comprendere, aprire il cuore. Il terremoto ci ha dato conferma su un fatto: la solidarietà è nel dna degli italiani. Commossi, ringraziamo tutte le persone che hanno permesso al Bar Zocchi di non spegnere la fiammella della speranza».
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